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Le lacune del diritto di ricorso delle associazioni

Il diritto di ricorso delle associazioni (DRA) dovrebbe migliorare la protezione dell’ambiente, della natura e del paesaggio nell’interesse pubblico. Sfortunatamente, sempre più spesso, importanti progetti di costruzione di infrastrutture pubbliche, ma anche private, sono inutilmente ritardati dalle procedure d’autorizzazione e di ricorso. L’esame di impatto ambientale (EIA) e il diritto di ricorso, molto esteso, hanno talvolta assunto forme che non corrispondono più alla volontà del legislatore. Sul piano politico è contestabile che le organizzazioni abilitate a inoltrare ricorsi si trasformino in istanza d’autorizzazione parallela. L’iniziativa Hofmann, accettata dal Consiglio degli Stati nell’autunno 2005, intende semplificare l’esame di impatto ambientale e riportare all’essenziale il ricorso delle associazioni. Le novità comprendono in particolare la restrizione del numero di organizzazioni e organi abilitati a inoltrare ricorso, l’obbligo di presentare il ricorso ad uno stadio precoce e l’assunzione dei costi procedurali da parte di chi perde. Per quanto concerne lo studio, esso deve limitarsi ai settori ambientali interessati dal progetto. Nei casi semplici, la procedura deve essere raccorciata o soppressa.