# 12 / 2016
15.11.2016

Finanze federali 2017-2020: le sfide restano elevate

Il programma di stabilizzazione 2017-2019

Obiettivo: riduzione delle uscite fino a 1 miliardo di franchi all’anno

Alfine di garantire la compensazione del budget, il Consiglio federale ha approvato un programma di stabilizzazione. Attualmente, il Parlamento sta esaminando il programma. Le deliberazioni nell’ambito del Consiglio degli Stati sono ultimate, quelle del Consiglio nazionale sono previste per la sessione invernale.

Il programma di stabilizzazione è finalizzato alla realizzazione di uno sgravio delle finanze federali attraverso una riduzione delle uscite fino a 1 miliardo di franchi. Le misure riguardano tutti i settori di compiti principali, ivi compresa l’amministrazione federale. (Per i dettagli si veda il dossierpolitica di aprile 2016) Il Consiglio federale ha programmato gli sgravi, contenuti sia nel preventivo 2017, sia nel piano finanziario.

Nelle procedure di consultazione tenutesi finora, diverse misure sono risultate controverse. Le maggiori correzioni sono state effettuate nei settori della formazione e della ricerca (settore FRI), dell’agricoltura e della previdenza sociale. In tutti i casi gli sgravi sono stati ridotti o completamente eliminati. La Commissione del Consiglio nazionale (CdF-N) ha invece aumentato le misure per l’amministrazione federale e la cooperazione internazionale rispettivamente di 100 milioni di franchi per gli anni 2018-2019. In base allo stato attuale delle procedure di consultazione, il programma di stabilizzazione per l’anno 2017 resta inferiore agli obiettivi per circa 140 milioni di franchi rispetto alle direttive.

Se il Consiglio degli Stati dovesse imporre le proprie decisioni, il divario aumenterà ulteriormente (275 milioni) negli anni 2018 e 2019. Nella versione del CdF-N, il programma 2018 corrisponde a grandi linee a quello del Consiglio federale in termini di volume. Quello del 2019 è leggermente superiore. Se il programma di stabilizzazione non dovesse essere attuato completamente, potrebbe aumentare ancora una volta la necessità di intervenire soprattutto negli anni 2018 e 2019. I disavanzi di questi anni includono nel piano finanziario gli sgravi del programma di stabilizzazione. Se non è possibile ottenere gli sgravi, i disavanzi aumentano. Nel preventivo la compensazione del budget può ancora essere raggiunta, in particolare se il Parlamento decide di iscrivere una parte delle spese nel settore dell’asilo come fabbisogno finanziario eccezionale. In caso contrario, sono necessarie ulteriori correzioni.

Alfine di eliminare i disavanzi negli anni 2018-2019, il Consiglio federale ha annunciato ulteriori misure per il prossimo anno.

Grafico 5

Non c’è nessun altro settore in cui la Confederazione spende più di quello della previdenza sociale. Fino alla fine della legislatura tali uscite si saranno più che triplicate rispetto al 1990. Nel complesso, in questo periodo il bilancio federale sarà cresciuto solo di circa la metà. Il settore in cui si registra la crescita maggiore nella legislatura in corso è quello dei trasporti. La crescita dell’aiuto allo sviluppo si affievolisce e il settore dell’esercito recupera nell’ambito delle spese.

Le spese nel settore dell’asilo come uscite straordinarie

Il Consiglio federale propone di iscrivere una parte delle spese straordinarie 2017 nel settore dell’asilo non nel bilancio ordinario, bensì in quello straordinario. Su un importo pari a 850 milioni di franchi tale quota corrisponderebbe a 400 milioni di franchi, quindi quasi la metà delle spese supplementari nel settore dell’asilo.

A sostegno della propria proposta, il Consiglio federale adduce che il numero dei richiedenti l’asilo sia significativamente aumentato nell’ultimo periodo. Il numero delle richieste è aumentato da circa 24’000 del 2014 a 40’000 nel 2015. Nel preventivo 2016 sono state considerate 45’000 richieste. Attualmente le stime presuppongono un valore inferiore pari a circa 30’000 richieste. Le spese del preventivo 2017 si basano sull’ipotesi di 33’000 nuove richieste. Il gran numero di procedure d’asilo in corso ha conseguenze finanziarie per i cantoni e la Confederazione. Quest’ultima vede soprattutto aumentare gli indennizzi ai Cantoni (forfait globali).

Secondo il Consiglio federale, la forte crescita del numero di domande costituisce un evento eccezionale e non influenzabile da parte della Confederazione, per il quale la legge sulle finanze prevede una soluzione speciale da applicare al freno all’indebitamento. All’adozione del preventivo, l’Assemblea federale può adattare il limite di spesa previsto dal freno all’indebitamento e aumentarlo in ragione dei bisogni finanziari eccezionali. Ciò permette di assorbire gli eventi straordinari (ad esempio catastrofi naturali, gravi recessioni, risanamento di vecchi oneri) senza che le spese ordinarie ne soffrano o subiscano tagli e di garantire una certa continuità nell’esecuzione dei compiti.

Le spese straordinarie sono attribuite a un conto d’ammortamento separato dal conto dello Stato, sul quale sono pure accreditate le entrate straordinarie. Ogni scoperto del conto d’ammortamento dev’essere compensato negli anni successivi, come esige la regola che completa il freno all’indebitamento in vigore dal 2010. Questa regola impedisce il finanziamento a lungo termine delle spese straordinarie mediante nuovi debiti. Un aumento del debito pubblico nonostante il freno all’indebitamento non è quindi possibile. Attualmente, il saldo del conto d’ammortamento è positivo e raggiunge i 2,1 miliardi di franchi.

Le spese straordinarie devono essere approvate dal Parlamento analogamente a quelle ordinarie. In passato, le decisioni a favore di un fabbisogno finanziario eccezionale sono state prese ad esempio in relazione all’introduzione della NPC (picchi di registrazione dovuti al sovrapporsi del vecchio e del nuovo sistema), durante la ricapitalizzazione di UBS e già una volta nel settore dell’asilo e dei rifugiati (2008). L’ultima volta che la Confederazione ha approvato un fabbisogno finanziario eccezionale è stato nel 2011 (contributo per il risanamento della cassa pensioni delle FFS e primo deposito nel fondo infrastrutturale).