
Linee direttive dell’economia – Flussi finanziari e finanza sostenibile
A colpo d'occhio
La finanza sostenibile guadagna rapidamente importanza per la Svizzera. Da una parte, permette alla piazza economica e finanziaria di primo piano del nostro paese di contribuire ampiamente alla transizione globale, dall’altra parte offre – con lo sviluppo sostenibile – una vera opportunità all’economia svizzera. L’economia ha definito sei linee direttive allo scopo di sfruttare quest’ultima nel miglior modo possibile e, parallelamente, affrontare le sfide che si presentano.
L’essenziale in breve
Secondo un sondaggio di Swiss Sustainable Finance (SSF), il volume degli investimenti sostenibili è ulteriormente aumentato nel 2021 (di circa il 30% rispetto al 2020), a oltre 1,9 bilioni (1'900 miliardi) di franchi. Il volume dei fondi sostenibili è passato dal canto suo a circa 800 miliardi di franchi e rappresenta ormai il 53% del mercato svizzero dei fondi. Quasi la metà delle persone interrogate hanno inoltre indicato che la quota degli investimenti sostenibili supera attualmente il 90% dei loro attivi in gestione (assets under management, AuM).
La finanza sostenibile non può che completare delle condizioni quadro adeguate e un comportamento sostenibile dell’economia e della società. Ma esiste un grande potenziale per rafforzare l’economia sostenibile mediante flussi finanziari specifici e aumentare la coscienza generale dell’economia a favore di uno sviluppo sostenibile indotto dal mercato. Parallelamente, il processo pone anche importanti sfide, come la disponibilità, la qualità e la trasparenza delle possibilità di investimenti sostenibili, i costi di transazione inflazionistici e gli oneri amministrativi dovuti al monitoraggio, al controllo e alla revisione delle attività commerciali secondo i criteri di tassonomia. Anche la finanza sostenibile è spesso associata principalmente al settore finanziario, ma le interazioni e gli effetti all'interno dell'economia generale sono sempre rilevanti. Ciò è particolarmente vero per la Svizzera, in quanto piazza forte dell'economia finanziaria e reale.
Posizione di economiesuisse
Per sfruttare al meglio l’opportunità costituita dalla finanza sostenibile affrontando comunque le sfide, l’economia ha definito sei linee direttive.
- Una visione globale delle dimensioni ambientali, economiche e sociali della sostenibilità
- Un approccio basato sul mercato e le evidenze, e non su divieti
- Un rafforzamento flessibile ed efficace della trasparenza e della comparabilità, con riduzione dei costi di transizione
- Un miglioramento delle condizioni quadro per gli investimenti
- Un approccio ambizioso e coordinato a livello internazionale, ma allo stesso tempo sicuro di sé e indipendente
- Un rafforzamento della cooperazione tra il settore della finanza e l’economia reale

Finanza sostenibile: definizione e legame con il discorso sulla sostenibilità
Cosa è la finanza sostenibile?
La finanza sostenibile designa il processo con il quale le decisioni in generale e le attività del settore finanziario in particolare sono sottoposte a considerazioni globali di sostenibilità sociale, economica ed ambientale, ciò che canalizza i flussi finanziari e conduce ad un’economia e a progetti sostenibili.
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), ai quali anche la Svizzera ha aderito, costituiscono l’ambito di riferimento nella Strategia per lo sviluppo sostenibile 2030 (SSS 2030) della Confederazione. La Svizzera si è anche posta l'obiettivo di azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050. Secondo il Consiglio federale, la finanza sostenibile è una grande opportunità per la piazza finanziaria svizzera e un fattore di competitività importante sulla via della crescita sostenibile.
Gli obiettivi ecologici includono la protezione del clima o della biodiversità, gli obiettivi economici, la crescita economica generale nonché alcuni aspetti come la promozione dell’innovazione, gli obiettivi sociali, la promozione della salute e dell’uguaglianza. Non vi è alcun rapporto di concorrenza tra questi tre aspetti dello sviluppo sostenibile, né una gerarchia. Al contrario– essi sono complementari. Questo può essere illustrato con l'esempio del cambiamento climatico: I cambiamenti climatici, oltre agli habitat e ai mezzi di sussistenza, minacciano entro il 2050 fino al 18% del PIL globale. Ma senza un'economia efficiente e innovativa che generi nuove tecnologie e fondi per la decarbonizzazione e le misure di resilienza necessarie, il raggiungimento degli obiettivi climatici è impensabile e porterebbe a conseguenze sociali inaccettabili. L'approccio olistico alla sostenibilità della finanza sostenibile nel suo complesso non significa però che i singoli flussi o prodotti finanziari non possano avere un tema centrale e dare un peso particolare a singole dimensioni o obiettivi.
Per strumenti di flussi finanziari sostenibili si intendono i finanziamenti e gli investimenti che hanno un riferimento esplicito a uno o più criteri di sostenibilità. Si tratta, tra gli altri, di fondi sostenibili, obbligazioni verdi, investimenti d’impatto, microfinanziamenti o crediti per progetti di sviluppo sostenibile. Tutti seguono un approccio d’investimento classificato come sostenibile, che va dall’esclusione di alcuni investimenti all’impegno attivo dell’investitore e alla selezione dei migliori prodotti passando dall’impact investment, che mira ad un effetto diretto.
Gli attori rilevanti per la finanza sostenibile all'interno del settore finanziario sono gli investitori istituzionali che possiedono o gestiscono asset significativi ("proprietari di asset"), gli intermediari che forniscono consulenza a clienti istituzionali e privati ("banche") e gestiscono i loro asset ("gestori di asset"), gli assicuratori nonché le banche come prestatori di mutui ipotecari e aziendali e le imprese del mercato dei capitali. Accanto a questi ultimi, è particolarmente importante l’economia reale: essa concretizza la transizione verso un’economia sostenibile e offre possibilità di finanziamento adeguate nei prodotti sostenibili. Senza dimenticare il legislatore, le autorità di vigilanza, le ONG e le organizzazioni della società civile (OSC), che pure svolgono un ruolo importante nella finanza sostenibile.
La finanza sostenibile non è la panacea dello sviluppo sostenibile, ma piuttosto una componente essenziale dell’economia sostenibile – a complemento di condizioni quadro adeguate e favorevoli, di un’economia reale sostenibile e di un comportamento sostenibile dei consumatori. La SSS 2030 della Confederazione mostra come i vari settori possono agire come motore nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi e quali condizioni quadro sono richieste per contribuire a rafforzare la piazza economica svizzera. L’aspetto centrale è l’equilibrio – in un’economia di mercato – dell’offerta e della domanda indotta dallo sviluppo sostenibile. La regolamentazione è sussidiaria a queste misure, ciò che il Consiglio federale, riferendosi alla finanza sostenibile, ha esplicitamente sottolineato.


Potenziale e sfide della finanza sostenibile
Perché la finanza sostenibile?
La finanza sostenibile ha un grande potenziale per rafforzare l’economia sostenibile mediante flussi finanziari specifici e per sensibilizzare l’economia a favore di uno sviluppo sostenibile indotto dal mercato. Ciò è particolarmente vero per la Svizzera, con la sua piazza economica di fama mondiale e i suoi attori chiave dell’economia finanziaria e reale. Il nostro paese è da una parte un polo finanziario di primo piano, con oltre nove bilioni (9'000 miliardi) di franchi depositati presso banche e istituti di credito svizzeri, che assicurano la gestione di quasi un quarto degli attivi extra-territoriali del mondo. Dall’altra parte, è una piazza importante dell’economia reale, che ospita numerose imprese leader nazionali e internazionali in grado di offrire possibilità d’investimento sostenibili. A proposito di sostenibilità ecologica, lo studio «Klimastandort Schweiz» di McKinsey & Company, al quale economiesuisse ha contribuito, ha mostrato che la forte economia reale e finanziaria della Svizzera influenza – almeno indirettamente – le emissioni fino a due gigatonnellate di CO2 equivalenti. A titolo di confronto: le emissioni del nostro paese sono inferiori a 50 mega tonnellate.
Per la piazza economica svizzera, la finanza sostenibile è dunque un tema di grande attualità e sempre più importante, con profonde implicazioni a livello della finanza e dell’economia reale. Per la piazza finanziaria svizzera, gli investimenti sostenibili rappresentano già un volume significativo di quasi 2 bilioni (2000 miliardi) di franchi svizzeri, che continua a crescere rapidamente a un tasso annuo di quasi il 50% nell'ultimo decennio e che rappresenta sempre più un'esigenza fondamentale della clientela. Vi sono tre ragioni al peso crescente della finanza sostenibile per il settore finanziario: la performance finanziaria (rischio e rendimento), l'allineamento del valore con gli stakeholder e l'ambizione di apportare un cambiamento positivo. La Svizzera può diventare una piazza leader della finanza sostenibile. A questo scopo, la piazza finanziaria ha bisogno di un quadro politico ottimale per migliorare costantemente la competitività e consentire al settore finanziario di contribuire efficacemente alla sostenibilità.
L’economia reale da parte sua sta contribuendo in modo proattivo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e c’è un’interazione nelle sue attività commerciali e di finanziamento. Un’azienda che non riesce, basandosi su criteri di sostenibilità, a convincere gli investitori del suo potenziale di plusvalore può così subire un costo del capitale superiore e, di conseguenza, uno svantaggio competitivo. Al contrario, le aziende che contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi di sostenibilità accumulano vantaggi competitivi.
Ma la finanza sostenibile comporta anche sfide importanti. Per il settore finanziario, si tratta in primo luogo dell’accesso a soluzioni di finanziamenti validi e di qualità, nonché della trasparenza (parola chiave: "greenwashing"). Per l’economia reale, significa l’onere latente dei costi di transazione elevati e della burocrazia (per calcoli e misure, pubblicazione di informazioni, ecc.). La pubblicazione di informazioni è però imposta anche agli istituti finanziari. Secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), le grandi banche e compagnie assicurative devono già sottoporre i rischi finanziari legati al clima all’ispezione della FINMA.
A seguito della crescente importanza della sostenibilità, i modelli commerciali non sostenibili corrono il rischio di perdere capitali («stranded assets»). Il settore della finanza sostenibile evolve molto rapidamente a livello nazionale e internazionale. L’economia finanziaria e l’economia reale devono dunque andare avanti dando prova di una grande flessibilità e adattabilità, ciò che può dar luogo a soluzioni intermedie non sempre ideali. Infine, la dimensione crescente della finanza sostenibile è suscettibile di risvegliare ambizioni politiche, che andrebbero indirettamente a finire in interventi massicci nel sistema economico che potrebbero rimettere in discussione talune esigenze fondamentali nei confronti del libero mercato come la neutralità tecnologica e la prevenzione di una politica industriale.
Scopo delle linee direttive
Le presenti linee direttive dell’economia svizzera vogliono fornire un primo fondamento comune per l’economia nel suo insieme, dando la direzione da seguire in un contesto in rapida evoluzione e permettendo di posizionarsi in maniera proattiva e dinamica su questioni individuali. Nel dettaglio:


Condizioni quadro per una finanza sostenibile di successo
Allo scopo di gestire meglio l’opportunità costituita dalla finanza sostenibile e affrontare le relative sfide, l’economia ha definito sei linee direttive.

1. Una visione globale delle dimensioni ambientale economica e sociale della sostenibilità
economiesuisse, la Federazione delle imprese svizzere, si impegna a favore di un’economia di mercato liberale e sostenibile, che tenga pienamente conto degli obiettivi economici, sociali e ambientali (cf. art. 1, cpv 3 degli statuti). Questa economia di mercato liberale e sostenibile pone l’individuo, libero e autonomo, al centro. Essa verte sulla responsabilità individuale e l’innovazione, e solo in secondo luogo sulla regolamentazione e lo Stato. Un’economia di mercato liberale e sostenibile migliora la competitività, preserva le risorse naturali vitali, rafforza la coesione sociale e permette così alle future generazioni di sperare in una vita degna di essere vissuta. Nell’attuale dibattito sugli obiettivi climatici, la sostenibilità è spesso ridotta, a torto, alla sua dimensione ambientale, ciò che non riflette il suo carattere globale. Per sostenibilità e finanziamento sostenibile, l’economia svizzera intende tutti i livelli di sostenibilità e considera che gli obiettivi ambientali, economici e sociali siano interconnessi gli uni agli altri.
2. Un approccio basato sul mercato e le evidenze, e non sui divieti
L’economia svizzera chiede che gli sforzi di tutte le imprese per raggiungere la sostenibilità siano considerati e che abbiano tutte l’opportunità di adattare i loro modelli commerciali.
Distinguere delle attività economiche secondo un sistema rigido che vede il mondo in bianco e nero non risponderebbe a questa esigenza. Un finanziamento sostenibile deve permettere l’innovazione e può sostenere in maniera mirata delle aziende in trasformazione verso una maggiore sostenibilità. E questo soprattutto nei settori che denotano forti emissioni. Di fatto, è precisamente nei settori che non soddisfano norme elevate e che presentano dunque un potenziale di trasformazione importante che il beneficio marginale in termini di sostenibilità è marcato. Una differenziazione insufficiente delle esigenze di conformità ha anche quale conseguenza che gli investimenti atti a migliorare progressivamente la sostenibilità non sono spesso redditizi nella pratica, ciò che condurrebbe in seguito al loro allontanamento. Occorre categoricamente rifiutare restrizioni e divieti normativi circa il finanziamento di modelli commerciali e di prodotti legalmente autorizzati, decisi con il pretesto di finanza sostenibile. Delle regolamentazioni restrittive ostacolerebbero l’innovazione e non permetterebbero di raggiungere gli obiettivi, poiché gli attori interessati si rivolgerebbero verso piazze finanziarie che non sono sottoposte a simili regole.
Per quanto concerne il finanziamento di imprese, gli investitori e il settore bancario privato devono mantenere la possibilità di decidere quali società o tecnologie sono particolarmente sostenibili. Sono necessarie prescrizioni legali in maniera sussidiaria, quando queste accelerano nettamente i processi, senza ostacolare eccessivamente la prestazione economica. Gli incentivi sono sempre preferibili ai divieti. L’innovazione e le novità tecniche sono le principali leve per ridurre l’impatto ambientale o i bisogni energetici.
3. Un rafforzamento flessibile ed efficace della trasparenza e comparabilità, con riduzione dei costi di transazione
A condizione che sia proporzionata, praticabile e comprensibile per l’economia finanziaria come per l’economia reale, l’economia svizzera sostiene la creazione di una maggiore trasparenza circa gli effetti, le opportunità e i rischi dei flussi finanziari rispetto allo sviluppo sostenibile. Il fatto di creare trasparenza permette di fatto di valutare i criteri di sostenibilità e dunque di scegliere le proprie attività dal punto di vista del loro impatto e dei rischi legati al clima.
Gli obblighi di pubblicazione d’informazioni sulle attività classificate sostenibili devono, di principio, essere assolti nell’ambito della pubblicazione di informazioni non finanziarie, secondo i principi dell’informazione finanziaria e in un contesto coordinato a livello internazionale. La flessibilità dev’essere preferita alle prescrizioni rigide. Oltre alla necessità di trasparenza, sono necessari un orientamento a lungo termine e la comparabilità delle informazioni per tenere conto degli impatti e dei rischi quando si prendono decisioni di finanziamento. Laddove la misurabilità e la comparabilità non sono date, la necessità e la possibilità di utilizzare le metriche devono essere esaminate criticamente.
Urgono imperativamente soluzioni flessibili che non provochino costi di transazione insostenibili sul piano ecologico, economico e sociale. In questo contesto, occorre tener conto delle differenze di struttura e di dimensione delle imprese in Svizzera e del fatto che esse non dispongono delle stesse risorse. Le esigenze di trasparenza devono essere pianificate in modo da poter essere attuate anche dalle piccole imprese. Gli obblighi dovrebbero dunque tener conto di questo panorama aziendale eterogeneo.
4. Un miglioramento delle condizioni quadro per gli investimenti
Gli ambienti economici svizzeri chiedono la soppressione di ostacoli fiscali e burocratici che intralciano gli strumenti finanziari e le offerte sostenibili (in particolare quando essi rendono impossibili taluni investimenti). Ciò non deve però più creare una situazione di preferenza di alcuni strumenti – le pari opportunità sono d’obbligo. L’economia chiede inoltre che gli investimenti sostenibili siano incentivati da condizioni quadro appropriate. Gli istituti finanziari e le imprese svizzere hanno bisogno di un accesso appropriato ai mercati internazionali, affinché i servizi e gli strumenti derivanti dalla finanza sostenibile possano essere esportati. Attualmente ci sono segnali di un'eccedenza di domanda nel settore della finanza sostenibile. Allo scopo di rafforzare la commercializzazione di prodotti e servizi sostenibili, la piazza finanziaria ha bisogno di un contesto favorevole. È importante a tale proposito un approccio differenziato, adattato per le diverse operazioni bancarie, in particolare in interazione con i vari attori economici.
In generale, il contesto normativo dev’essere concepito in modo che i benefici delle imprese siano, per quanto possibile, investiti nella ricerca e nello sviluppo e non assorbiti dalle imposte. Lo Stato deve creare le condizioni necessarie per promuovere un’economia innovativa ed evitare di penalizzare l’innovazione. Limitando l’indebitamento pubblico, si evita che le imposte o un contesto monetario instabile pesino sulla capacità d’innovazione delle imprese.
5. Un approccio ambizioso e coordinato a livello internazionale, ma allo stesso tempo sicuro di sé e indipendente
Informazioni di qualità– e soprattutto comparabili– sono essenziali al buon funzionamento del mercato. La Svizzera deve sviluppare il suo ruolo di piazza economica innovativa e all’avanguardia. Occorre tener conto dell’evoluzione internazionale con pragmatismo e un giusto rapporto laddove ciò è opportuno e necessario nonché vegliare all’integrazione nel contesto internazionale. In caso di dubbio è preferibile rinunciare ad uno Swiss finish. Nel contempo, l’economia è reticente all’«obbedienza servile» e sostiene l'adattamento successivo a standard internazionali ambiziosi, se e non appena questi sono stati provati e stabiliti e seguono un approccio basato sull'evidenza. Il trasferimento delle raccomandazioni internazionali nella legislazione svizzera dovrebbe essere basato su dei principi.
6. Un rafforzamento della cooperazione tra il settore della finanza e l’economia reale
La finanza sostenibile nasce dalla richiesta di un'economia reale sostenibile. Al contrario, la finanza sostenibile può anche fornire incentivi. La finanza sostenibile e l'economia reale sono quindi strettamente legate tra di loro. Per questo motivo, sia l'economia reale che quella finanziaria devono essere coinvolte tempestivamente in tutti gli sviluppi e prese in considerazione in modo completo. Occorre rafforzare dei meccanismi per gli scambi e la collaborazione. Il coordinamento guidato dal mercato sui possibili campi d'azione e l'autoregolamentazione, sulla base degli sviluppi tecnici e dei moderni insegnamenti scientifici, sono preferibili alle regole restrittive e alle specifiche come le tassonomie. Questi ultimi sono spesso politicizzati e incapaci di rendere giustizia alle dinamiche del mercato.
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