Schülerin

Rinforzare la formazione professionale duale invece di indebolire la formazione liceale

A colpo d'occhio

Il sistema di formazione svizzero consente ai giovani di conseguire una formazione di qualità in funzione delle loro competenze e delle loro preferenze. Gli anni passerella permettono di seguire un percorso individuale facendo in modo che nessuna formazione termini in un vicolo cieco. Questa flessibilità rappresenta la miglior risposta ai rapidi cambiamenti del mercato del lavoro, motivo per cui deve essere mantenuta. Rispondere alle sfide future del mercato del lavoro facilitando l’accesso al liceo sarebbe un grave errore che si ripercuoterebbe sull’intero sistema formativo svizzero. Al contrario, bisogna migliorare la qualità della formazione e rinforzare la formazione professionale.

Condividi

L’essenziale in breve

La Svizzera offre ai giovani un’ampia scelta di alta qualità in materia di formazione. I due terzi dei giovani opta per un apprendistato con diversi profili. Grazie ad un’ampia offerta di formazione professionale superiore, alle scuole universitarie professionali e alle passerelle tra uno e l’altro, nessuna formazione si conclude in un vicolo cieco. Al contrario di altri paesi, in Svizzera l’apprendistato gode di una buona reputazione e rappresenta una valida alternativa al liceo per gli studenti più ambiziosi. Nel sistema di formazione svizzero, la maggior parte degli studenti può seguire una formazione che corrisponda in larga misura alle proprie preferenze e competenze. Questo è cruciale per la motivazione dei giovani: sapere di trovarsi al posto giusto e di fare qualcosa che permette di crescere nella direzione desiderata. Un’attività poco stimolante è altrettanto controproducente quanto una sfida troppo impegnativa. È solo quando ci si interessa a un'attività che si accettano le sfide che questa comporta, imparando veramente.

L’economia beneficia ampiamente del sistema di formazione duale svizzero basato su una formazione accademica di fama internazionale così come su una formazione professionale diretta, orientata alla pratica e che risponde ai bisogni delle aziende. La qualità della formazione professionale rappresenta un pilastro fondamentale della capacità di innovazione e dell’economia svizzera e garantisce la disponibilità di specialisti e di quadri qualificati. Dobbiamo assolutamente preservare questa qualità per offrire la risposta giusta ai rapidi cambiamenti in atto nel mercato del lavoro.

Rispondere alle sfide del futuro facilitando l’accesso al liceo sarebbe un errore con gravi conseguenze per l’intero sistema formativo svizzero. La qualità della formazione ne risentirebbe, il libero accesso alle scuole universitarie sarebbe messo in discussione e l'uguaglianza delle opportunità sarebbe ridotta. Invece di procedere in questa direzione, bisogna migliorare la qualità della formazione e rafforzare la formazione professionale. Inoltre, ognuno deve assicurarsi di rimanere costantemente competitivo sul mercato del lavoro. Per questo devono essere disponibili delle offerte adeguate dopo l’università, così come per la formazione continua.

Rinforzare l’intero sistema di formazione svizzero è la cosa giusta da fare per prepararsi al mondo del lavoro di domani. Sistemi di formazione in contrapposizione tra loro non hanno alcun senso. Il liceo e l’apprendistato sono delle alternative equivalenti in termini di formazione che offrono entrambe molteplici possibilità di crescita. La loro combinazione è il miglior modo per lottare contro la penuria di manodopera qualificata.

Posizione di economiesuisse

  • economiesuisse rifiuta un aumento generale del numero di maturandi liceali. Il liceo e l’apprendistato sono due sistemi equivalenti di formazione.
  • La formazione professionale deve essere rafforzata conservando la permeabilità tra i percorsi educativi e coinvolgendo i genitori nel corso di orientamento obbligatorio professionale.
  • Si deve stabilire la trasparenza sulla qualità della formazione liceale e devono assolutamente essere migliorati i punti deboli, in particolare nelle materie MINT e nella lingua d'insegnamento. Questo è necessario per la libera scelta degli studi e delle università.
  • La vicinanza al mercato del lavoro del sistema di formazione si indebolirebbe con un aumento del numero di maturandi liceali, questo vale anche per le scuole tecniche secondarie. Pertanto le scuole tecniche secondarie con un orientamento economico dovrebbero essere abolite e la corrispondente formazione dovrebbe essere offerta tramite la formazione professionale duale.
  • L’apprendistato dovrebbe essere incoraggiato da tutti – dai dipendenti, dai datori di lavoro e dallo Stato.
Schülerin

Introduzione

La digitalizzazione del mondo del lavoro comporta molti cambiamenti. Questo non concerne solo i nostri strumenti di lavoro ma anche le esigenze nei confronti dei lavoratori. Già oggi, secondo un’indagine, ben 90 000 piccole e medie imprese accusano una mancanza di . I sondaggi rivelano che, dato lo sviluppo tecnologico, gli specialisti diplomati di grado terziario sono particolarmente richiesti; una tendenza in aumento. La comprensione analitica, la creatività, l’innovazione e le competenze interdisciplinari saranno sempre più importanti sul mercato del lavoro di domani.

Contemporaneamente la quota di ragazze e ragazzi che terminano il liceo è rimasta relativamente stabile negli ultimi anni, attestandosi intorno al 20% (cf. grafico 1). Tuttavia, i licei godono di una popolarità crescente, come mostrato, per esempio, dall'aumento annuale del numero di studenti che fanno il test d'ammissione al liceo del Cantone Zurigo. Allo stesso tempo, si osserva un aumento relativamente importante della percentuale di studenti con una maturità specializzata. Contemporaneamente, molti settori in Svizzera hanno difficoltà ad assumere un numero sufficiente di apprendisti. In un sondaggio condotto dalla Confederazione, poco meno della metà dei giovani interrogati (48%) ha dichiarato di essere interessato ad .

Grafico 1

Il numero di maturandi è rimasto relativamente stabile negli ultimi anni.

Giovani con una maturita nell'eta tipica dell'ottenimento

La formazione professionale duale e il liceo sono due sistemi di formazione fondamentalmente equivalenti. I due sistemi pongono l’accento su aspetti differenti e non offrono la stessa preparazione al lavoro pratico. Il liceo è tendenzialmente accademico, trasmette meno conoscenze pratiche ma affronta ampie aree di studio e propone un approfondimento teorico. Il liceo prepara i giovani ad una formazione accademica e permette loro di accedere alle università generalmente senza esami d’ammissione. L’apprendistato invece combina la teoria con la pratica e apre le porte alla formazione continua su tutti i livelli. Al termine dell’apprendistato i giovani possono scegliere se proseguire la formazione in un ambito specializzato o se acquisire delle competenze di direzione attraverso la formazione professionale superiore. I titolari di una maturità professionale possono approfondire le loro conoscenze a livello universitario o formarsi in un altro ambito.

Tuttavia, la popolarità del liceo fornisce un motivo di discussione: per molti una maturità professionale seguita da una scuola universitaria professionale rappresenta un piano B rispetto ad una formazione accademica classica. Per molti, il liceo è ancora considerato la prima scelta. Ma è veramente la strada più adatta per sviluppare le migliori qualità per affrontare le sfide di domani?

Nei capitoli seguenti esamineremo le conseguenze di un aumento del numero di maturandi liceali in Svizzera – e se il sistema di formazione offre altri mezzi per preparare in modo ottimale i giovani al mercato del lavoro di domani.

Aumentare il numero di maturandi liceali comporta molti rischi

Gli esperti sono molto distanti dal raggiungere l’unanimità sulla questione del numero di maturandi liceali «appropriato». Se alcuni sostengono che si debba rimanere al livello attuale, altri chiedono che si aumenti in modo considerevole il numero di giovani che dispongono di una maturità liceale. Quest’ultimi si rifanno spesso all’ideale dell’educazione umanista: l’acquisizione di una profonda maturità sociale, di un’autonomia personale e di un’ampia cultura generale. Nulla da ridire contro questi obiettivi. Queste competenze non saranno meno richieste in futuro. Tuttavia, si pongono le seguenti domande: cosa succederà se un numero sempre maggiore di studentesse e studenti opteranno per il liceo? Questo permetterà loro di avere una formazione corrispondente alle loro capacità? Saranno meglio preparati al mercato del lavoro di domani?

La qualità dell'educazione liceale ne soffrirebbe

Le differenze cantonali sono una buona base per analizzare la questione: la proporzione di giovani che frequentano il liceo varia molto (cf. grafico 2). A Ginevra, il 45% dei giovani che concludono la scuola dell’obbligo proseguono gli studi con il liceo. Il numero di maturandi è altrettanto alto nel Canton Vaud, Ticino e Basilea Città. La situazione è però radicalmente differente nel Canton Uri e nel Canton Glarona, dove il tasso è tre volte inferiore e non raggiunge il 14%.

Grafico 2

Il tasso di giovani che scelgono di frequentare il liceo varia molto da Cantone a Cantone

Percentuale di giovani iscritti al primo anno di liceo

Un numero così elevato di studenti liceali, come nel Canton Ginevra, rispecchia le preferenze in materia di politica di formazione. I fattori economici e socioculturali giocano un ruolo importante. Ma l’accesso facilitato al liceo e un numero più elevato di maturandi liceali hanno anche delle conseguenze sulla qualità dell’insegnamento, come indicato dalle cifre del Rapporto sul sistema educativo svizzero 2018:

  • Diminuzione del numero di giovani che ottengono la maturità liceale: nei Cantoni con una forte propensione agli studi liceali, un numero maggiore di studenti abbandona gli studi. A Ginevra, quasi la metà dei giovani hanno lasciato gli studi nel corso del primo anno di liceo. Inoltre, un numero maggiore di giovani ripete un anno. È il caso di più di un quinto degli studenti liceali in Ticino. Tuttavia il numero di maturandi tende ad essere più elevato nei Cantoni che propendono maggiormente verso gli studi liceali.
  • Aumento dei casi d’abbandono all’università: così come l’elevato tasso di accesso, anche un numero maggiore di maturandi liceali non permette di valutare le capacità degli studenti. Resta il fatto che la maggior parte degli adolescenti che abbandonano gli studi, vivono in Cantoni con un alto numero di maturandi liceali. Secondo l’ultimo Rapporto sul sistema educativo svizzero 2018, il tasso di insuccesso all’università è due volte più elevato nei Cantoni in cui il numero di maturandi è superiore al 20%. I risultati dello studio EVAMAR-II sottolineano anche .

Il numero di giovani che abbandonano gli studi o ripetono l’anno genera dei costi diretti per la società. Inoltre, per questi giovani l’entrata nel mondo del lavoro viene ritardata ed è più difficile. Più il numero di maturandi liceali è elevato in un Cantone e dunque minore è il numero di studenti che scelgono l’apprendistato, più la proporzione dei giovani in disoccupazione o che si avvalgono dell’aiuto sociale è elevata. Da notare che tutte le cifre sono indicative e non presentano una relazione causa-effetto. Tuttavia, la tendenza è chiara: la qualità degli studi liceali diminuisce con l’aumento del numero di maturandi e anche il successo nel mondo del lavoro diminuisce. Facilitare l’accesso al liceo è dunque in contraddizione con uno dei principali obiettivi dell’insegnamento liceale: l’acquisizione dell’attitudine giusta nei confronti degli studi superiori.

La libera scelta degli studi è minacciata

Confrontate con un alto tasso d’abbandono, le università deplorano spesso il livello insufficiente dei maturandi liceali, il quale va di pari passo con il costante aumento del numero di studenti del primo anno in certe aree di studio. Gli studi particolarmente gettonati, come ad esempio le scienze economiche o la psicologia, hanno reagito introducendo un anno di valutazione o aumentando ulteriormente i requisiti. Una selezione rigorosa durante il primo anno è necessaria per scoprire quali studenti non abbiano i requisiti necessari per affrontare il percorso di studi. La severa selezione viene rimandata alla fine del primo anno. Se le università devono aumentare i casi di insuccessi per garantire la qualità degli studi, questo è da un lato frustrante per gli studenti e dall’altro lato è problematico per le università stesse e per la loro reputazione.

Oggi gli studenti possono liberamente scegliere il percorso di studi, indipendentemente dai corsi frequentati precedentemente in uno dei 160 licei e senza esame d’ammissione. Solo la facoltà di medicina rappresenta un’eccezione. Questo significa che circa l’80% degli studenti svizzeri frequenta un’università tra le 200 migliori al mondo. La libera scelta degli studi e dell’università è un unicum a livello internazionale. Un aumento del numero di maturandi liceali causerebbe un grave danno. In numerosi paesi è la nota d’esame ottenuta nella maturità liceale a rappresentare il principale criterio di ammissione. In Germania, ad esempio, la nota di maturità è determinante per l’iscrizione all’università così come per la scelta del percorso di studi. I posti disponibili sono successivamente attribuiti da un organismo centrale. In Austria, l'accesso ai percorsi di studio che attraggono il maggior numero di candidati è limitato (specialmente medicina, biologia ed economia). In questo caso, la procedura di selezione è gestita dalle università in maniera decentralizzata, il metodo di selezione non viene indicato.

In molti paesi, la stragrande maggioranza dei giovani frequenta il liceo. In Francia, più dell’80% dei giovani dello stesso anno ottiene la maturità liceale. Negli Stati Uniti l’«high school diploma» è la regola. Questi diplomi di scuola secondaria non concedono però automaticamente il diritto di continuare gli studi universitari come avviene in Svizzera. Per essere ammessi all’università, gli studenti devono superare un test attitudinale e la scelta dei percorsi di studio dipendono da altri criteri (numerus clausus), così come dalle materie seguite durante il liceo. In caso di un aumento sostanziale del numero di maturandi liceali, una procedura simile sarebbe necessaria per le università svizzere e permetterebbe di continuare a garantire un alto livello di qualità.

Indebolire le scuole universitarie professionali

Un numero di maturandi liceali troppo elevato avrebbe conseguenze negative anche per le scuole universitarie professionali. Già oggi, la metà degli studenti del primo anno ha accesso alle scuole universitarie professionale attraverso degli esami d’ammissione oltre che alla maturità professionale (cf. grafico 3). La percentuale di studenti in possesso di una maturità liceale è significativamente elevata, in particolare negli studi sociali o artistici. Nella misura in cui non ci sono percorsi di apprendistato a monte e alternative accademiche, questo è certamente auspicabile in queste aree di studio. Il discorso è però diverso per tutti gli indirizzi in cui il punto di partenza è un apprendistato. In questo caso, la pratica rappresenta una condizione determinante. Un numero di maturandi liceali più elevato e delle condizioni d’ammissione all’università più severe porterebbero inevitabilmente a una maggiore proporzione di diplomati delle scuole superiori anche in altre discipline. Questo andrebbe a scapito di una pre-socializzazione professionale che rappresenta un fattore importante per il successo delle università di scienze applicate. Questo comporterebbe un ulteriore indebolimento dell'attuale sistema universitario svizzero (cf. riquadro). Due elementi centrali per distinguere le scuole universitarie professionali verrebbero indeboliti: la prossimità e la pratica professionale. Queste scuole rischierebbero di essere percepite come inferiori.

Grafico 3

Oggi un numero elevato di studenti delle scuole universitarie professionali non ha o ha poca confidenza con il mondo del lavoro

Inizio del bachelor in funzione del certificato di maturita

Quali sono le caratteristiche del sistema universitario svizzero?

La Svizzera dispone di un sistema universitario equilibrato: da una parte le scuole universitarie tradizionali, il cui accesso è generalmente possibile sulla base di una formazione di carattere generale (maturità liceale) e, dall’altra parte, delle scuole universitarie professionali. Quest’ultime propongono una formazione orientata alla pratica e richiedono, oltre al diploma di maturità (liceale, professionale o specializzato), esperienza professionale o lavorativa (ad esempio apprendistato, tirocinio) per essere ammessi. I differenti tipi di insegnamento superiore – universitario, scuole universitarie professionali e alte scuole pedagogiche – presentano delle caratteristiche differenti ma sono equivalenti. I diplomi di bachelor e di master possono essere conseguiti attraverso tutti i tipi di insegnamento superiore mentre invece il dottorato può essere raggiunto solo tramite l’università.

Un aumento del numero di maturandi liceali ridurrà l’attrattività dell’apprendistato

Un tasso di immatricolazione più elevato potrebbe portare a una diminuzione dei profili nelle scuole universitarie professionali, il che avrebbe gravi conseguenze. Contrariamente a quanto si osserva in altri paesi, l’entrata precoce nel mondo del lavoro in Svizzera, non porta ad un vicolo cieco. Al contrario: nel nostro paese l’apprendistato rappresenta il punto di partenza di una carriera coronata da successi. La formazione professionale è valorizzata sul mercato, come testimoniano i salari versati ai diplomati delle scuole universitarie professionali. Al termine dei loro bachelor, gli studenti ricevono un salario paragonabile a quello degli studenti universitari che hanno conseguito un master e spesso anche più alto. Gli studenti delle scuole universitarie professionali guadagnano di più nonostante una formazione più corta. Inoltre, essi percepiscono una remunerazione durante il loro apprendistato. Spesso, le prospettive di impiego degli apprendisti sono migliori di quelle degli studenti universitari. Esistono ovviamente delle differenze a seconda del settore, ma l’esperienza pratica porta un vantaggio, soprattutto all’inizio del proprio percorso professionale. I risultati dell’Università di Zurigo dimostrano che un’entrata precoce sul mercato del lavoro ha .

Tabella 1

I diplomi delle università con una pre-socializzazione professionale sono molto ricercati nel mercato del lavoro.

Situazione professionale degli studenti universitari in funzione dell'esperienza

La situazione è molto diversa nei paesi in cui è presente un numero molto elevato di diplomi secondari: coloro che non dispongono di un diploma universitario negli Stati Uniti o in altri paesi europei, per esempio, fanno generalmente più fatica a trovare un impiego. Anche in Germania si nota una specie di classificazione tra gli studenti: quelli più dotati vanno al liceo mentre gli studenti più deboli propendono per un apprendistato. Analogamente, anche in Svizzera, un accesso facilitato ai licei rischia di far passare l’apprendistato da un percorso di studi equivalente ad uno adatto per gli studenti più deboli. L’economia perderebbe così l’accesso a manodopera ben formata e con esperienza pratica.

Il nostro sistema di formazione duale è un successo assoluto e un aumento generale del numero di studenti che si orientano verso il liceo sarebbe un cattivo segnale. In effetti, l’apprendistato è già sotto pressione. Secondo il portale cantonale dei posti di apprendistato orientamento.ch, nell’agosto 2020 ben 8500 posti di apprendistato per il nuovo anno di formazione erano vacanti. Secondo i sondaggi, solamente meno della metà degli adolescenti desiderava intraprendere un apprendistato e questo numero tende a diminuire. Il motivo principale è . Di conseguenza, molti posti di apprendistato non sono più disponibili per i giovani che completano normalmente il proprio percorso scolastico visto che le imprese – come si può già osservare nel Canton Ginevra – attendono i giovani che abbondano il liceo. Questo non è né efficace né efficiente, soprattutto data la scarsità di manodopera qualificata. È dunque importante informare sin da subito gli studenti sulle eccellenti opportunità professionali che vengono offerte ai detentori di un Attestato federale di capacità (AFC).

Le pari opportunità diminuiscono

I favorevoli ad un aumento del numero di studenti in possesso di una maturità liceale non giustificano la propria posizione con una carenza di lavoratori qualificati ma sottolineano come in Svizzera ci siano meno maturandi nel confronto internazionale. Essi reputano che la selezione attuale è «socialmente ingiusta». Tuttavia, implementare le pari opportunità attraverso un aumento del numero di maturandi è un ragionamento un po' semplicistico per diverse ragioni. La selezione non scomparirebbe ma avrebbe luogo in un secondo momento. Un aumento del numero di maturandi liceali non contribuirebbe ad avere pari opportunità, permettendo ad ogni giovane di formarsi nell’ambito corrispondente alle proprie capacità e alle proprie ambizioni. Bisognerebbe quindi domandarsi se una simile esigenza corrisponda veramente all’ideale dell’educazione umanista.

In Svizzera, la maggior parte dei giovani trova un’offerta formativa di qualità in funzione dei propri interessi e capacità; l’apprendistato gioca qui il ruolo più importante. Nei paesi in cui non viene proposto l’apprendistato, o il numerus clausus impedisce l’accesso all’università, o la qualità della ricerca e dell’insegnamento universitario «di massa» sono troppo deboli in rapporto alle esigenze del mondo del lavoro. Coloro che non possono entrare in un’università privata a causa della situazione socioeconomica sono confrontati con un problema. Nei paesi del sud Europa, per esempio, il tasso di disoccupazione giovanile è elevato e si osserva allo stesso tempo una grave penuria di lavoratori qualificati (cf. grafico 4). Un confronto internazionale che si concentra solo sul tasso di istruzione terziaria non è quindi rilevante.

Anche con un modello di scuole professionali a tempo pieno ci sarebbe il rischio che la formazione non fosse allineata con le esigenze del mondo del lavoro. Questo modello è molto diffuso nel nord dell’Europa. Nonostante ciò, molti giovani devono fare degli stage, mentre gli apprendisti che in Svizzera hanno terminato la formazione professionale guadagnano già. In questi paesi, il tasso di disoccupazione giovanile è spesso più elevato rispetto a quanto si osserva nei paesi in cui esiste l’apprendistato. La permeabilità tra le i licei e le scuole professionali è de facto inesistente nei paesi del nord Europa; la formazione professionale è confrontata con dei tassi d’abbandono elevati e, per rapporto agli studi universitari, l’ambiente sociale gioca un ruolo determinante. In Svizzera, un cambiamento d’orientamento è sempre possibile. La permeabilità garantisce anche pari opportunità.

Grafico 4

La formazione scolastica non è sempre allineata alle esigenze del mercato del lavoro

Tasso di disoccupazione dei giovani (15-24 anni) per rapporto ai giovani che hanno un lavoro
Schülerin

Il sistema educativo offre i migliori strumenti per il mercato del lavoro di domani

Visto il successo della formazione professionale duale in Svizzera, sorprende la richiesta di un aumento generale del numero di maturandi liceali. I pericoli di un accesso facilitato ai licei, presentati nel capitolo precedente, fanno seriamente dubitare di un vantaggio reale per la società. Da un lato non c’è da aspettarsi che questo porti ad un numero maggiore di giovani formati secondo le proprie capacità e le proprie specificità. D'altra parte, non è certo che verrebbero formati e richiesti più lavoratori qualificati. La formazione professionale e la maturità liceale permettono di accedere a una qualificazione superiore di grado terziario e il nostro paese ha bisogno sempre di più diplomati di entrambi i percorsi. Ma quali sono i migliori strumenti per preparare i giovani alle sfide del mercato del lavoro di domani?

Rinforzare la formazione professionale

I giovani che intraprendono un apprendistato muovono i primi passi nel mondo economico e hanno in tasca, spesso a neanche 20 anni, un diploma che permette loro di accedere a numerosi altri percorsi di formazione di grado terziario. L’innovazione e il successo professionale non sono una prerogativa unica dei diplomi di insegnamento delle scuole secondarie. Un contatto precoce con il mondo del lavoro offre ugualmente prospettive di una bella carriera. Le buone idee per dei prodotti e servizi nuovi o migliorati, processi ottimizzati o soluzioni di distribuzione innovative nascono spesso dal confronto diretto con i problemi pratici. Ecco le misure collaudate e giudicate efficaci dagli ambienti economici per rinforzare il sistema di formazione professionale duale

  • Coinvolgere i genitori nel corso d’orientamento professionale: nel corso del primo e del secondo anno della scuola media, gli allievi approfondiscono l’aspetto della scelta della professione. Scoprono quale mestiere implica quale attiva e ne scoprono una vasta gamma. Parallelamente devono valutare l’offerta così come le proprie ambizioni e competenze. Allo stesso modo viene loro spiegata la formazione post obbligatoria (maturità professionale, formazione professionale superiore, scuole universitarie professionali). I corsi d’orientamento professionale devono essere obbligatori per tutti gli allievi della scuola media e dunque anche per coloro hanno partecipato a un Langzeitgymnasium (in alcuni Cantoni della Svizzera tedesca è possibile frequentare una sorta di liceo in versione lunga che comincia subito dopo la scuola elementare). Visto che la pressione verso una maturità liceale spesso viene dai genitori (che hanno frequentato l’università), bisognerebbe coinvolgerli maggiormente nella scelta della professione. Questo vale in particolar modo anche per i genitori stranieri, meno esperti del nostro sistema educativo. Tutti devono considerare le opzioni offerte dalla formazione (professionale) che meglio corrispondono alle specificità, alle competenze e alla motivazione del proprio figlio.
  • Rinforzare la maturità professionale nel corso dell’apprendistato (MP 1): la maturità professionale si ottiene o tramite la formazione professionale di base (MP1) o tramite una formazione post-apprendistato di almeno due semestri (MP 2).
    Le imprese sono incoraggiate a promuovere e sostenere attivamente la frequentazione della scuola di maturità professionale durante l’apprendistato. Questo è il modo più semplice per far sì che i giovani rimangano nel mercato del lavoro senza dover lasciare la pratica professionale nel corso dei due semestri. Il percorso offerto dal MP 1 è più rapido: dopo l’apprendistato, che dura al massimo 4 anni, è possibile accedere direttamente ad una scuola universitaria professionale.
  • Ridurre l’offerta delle scuole tecniche secondarie di cultura generale: proprio come i licei, le scuole tecniche secondarie di cultura generale e di commercio propongono dei percorsi di insegnamento generale di grado secondario. Esse seguono la scuola dell’obbligo, offrendo principalmente un insegnamento di carattere generale mentre si approfondisce l’orientamento professionale. Per alcune professioni, queste scuole preparano gli studenti in vista di una scuola universitaria professionale o a degli studi presso un’alta scuola pedagogica o specializzata. È estremamente importante che le scuole di cultura generale – interamente finanziate dallo Stato – non indeboliscano l’apprendistato. È dunque sensato ridurre l’offerta delle scuole tecniche secondarie di cultura generale ad eccezione di quelle orientate verso la pedagogia o il lavoro sociale.
  • Rafforzare la qualità e la permeabilità: la massima permeabilità nel nostro sistema è indispensabile per il buon funzionamento del percorso di formazione. Dopo l’apprendistato, i giovani possono scegliere tra diversi percorsi di formazione di grado terziario, come per esempio le scuole universitarie professionali o un diploma federale. Una maturità professionale ottenuta durante o dopo l’apprendistato permette di frequentare le scuole universitarie professionali senza dover superare gli esami d’ammissione. Infine, l’ottenimento del diploma di una scuola universitaria professionale permette di accedere alla maggior parte dei corsi universitari. Questa permeabilità deve essere assolutamente mantenuta, valutando e migliorando costantemente la qualità dell’apprendistato. L’obiettivo principale di un diploma nella formazione professionale di base è quello di assicurare l’occupazione e aprire le porte a un ampio ventaglio di attività in ambito professionale. Il primo diploma costituisce dunque la base delle future specializzazioni.

Migliorare la qualità dei licei

La maturità svizzera deve restare il certificato d’entrata, senza esami, agli studi universitari. Essa garantisce allo stesso tempo una profonda maturità sociale e fornisce ai giovani le capacità per affrontare in modo costruttivo le questioni sociali, insegnando loro a pensare in modo ampio e ad applicare vaste conoscenze professionali. Questa qualità non deve essere in alcun modo compromessa se si vogliono preservare le caratteristiche del nostro sistema educativo. L’obiettivo del liceo è quello di preparare in maniera generale gli studenti verso gli studi universitari. La volontà politica di imporre un numero fisso di maturandi ai Cantoni e alle scuole deve essere rifiutata, così come un aumento generale di questo numero. La maturità liceale deve essere nuovamente considerata come un marchio di qualità.

  • Introdurre dei corsi di orientamento universitario: invece di considerare gli studenti come dei clienti per attirarli il più possibile verso i propri atenei, le università avrebbero il dovere di assicurarsi che la scelta degli studi sia presa in maniera consapevole. Gli studenti dovrebbero essere coscienti di cosa li aspetti e quale percorso di studio sia più adatto alle proprie competenze. I licei dovrebbero dal canto loro, dedicare del tempo durante i propri corsi all’orientamento universitario. Tuttavia, rimane alle università il compito di informare gli studenti sulle possibilità di carriera. Per gli studi particolarmente in voga, i candidati devono essere chiaramente informati sul fatto che quel tipo di mercato è saturo e su quali invece cercano personale qualificato.
  • Definire degli standard educativi vincolanti: come con l’Accordo intercantonale sull'armonizzazione della scuola obbligatoria (concordato HarmoS), degli standard di formazione vincolanti e dei parametri di rendimento comparabili delle scuole devono essere introdotti anche per la maturità liceale. È necessario un consenso sul livello dell'attitudine generale per l'istruzione superiore. Non si tratta solamente di coinvolgere il più possibile i Cantoni, ma anche di offrire una guida chiaramente formulata a tutte le parti interessate. Di fronte alla penuria di competenze, è importante non fare alcuna concessione nelle materie fondamentali che sono la matematica e la lingua d’insegnamento. Queste materie sono essenziali nell’acquisizione di nuove competenze. Nell’era della digitalizzazione, le materie MINT devono occupare un posto importante nel piano formativo.
  • Media dei voti vincolante anche durante il Langzeitgymnasiums: in molti Cantoni, il liceo inizia dopo il secondo o il terzo anno della scuola media e dura quattro anni. Il passaggio al livello secondario si effettua con un test d’ammissione e con una media generale minima. Proposto in certi Cantoni, il Langzeitgymnasiums richiede un esame d’ammissione per poter accedervi. Esso comincia subito dopo la scuola elementare e dura 6 anni. Gli allievi non sono confrontati con la scelta della professione fino all’ottenimento della maturità. Per l’ammissione a una scuola con maturità liceale nella versione corta, serve la nota del 4.5 nelle seguenti tre materie: prima lingua, lingua straniera e matematica. Queste regole non si applicano agli allievi del liceo lungo che hanno la possibilità di compensare - in parte - le note insufficienti. Un 4 in francese, un 3.5 in inglese e un 3.5 in matematica possono essere sufficienti per continuare la formazione. Dopo due anni di insegnamento nel liceo lungo, bisogna esigere da questi allievi gli stessi criteri richiesti a quelli delle scuole medie: le note del Langzeitgymnasiums devono essere almeno uguali a quelle richieste per passare dalla scuola media a liceo in versione corta. Questo crea maggiore uguaglianza tra i due percorsi di studio e garantisce che sia i genitori che gli allievi riflettano sulla scelta della professione durante il Langzeitgymnasium.
  • Accrescere la trasparenza: l’Ufficio federale di statistica raccoglie i dati inerenti alla riuscita universitaria degli studenti in possesso di una maturità liceale, che però non vengono pubblicati. Questi dati sono a disposizione anche dei Cantoni, ma la maggior parte di essi non li pubblica. Questo è un problema. Il tasso di riuscita degli studenti universitari indica oggettivamente se i differenti licei hanno conseguito il loro principale obiettivo, ovvero preparare gli studenti per gli studi di grado terziario. Ovviamente, il confronto può essere negativo per certi licei, soprattutto per le scuole che si trovano in fondo alla classifica. Ma esso contribuisce a migliorare la loro qualità. Nel lungo termine, questo va a vantaggio di tutte le parti interessate, soprattutto nell’ottica della carenza di manodopera qualificata. Di conseguenza, il tasso di riuscita degli studenti universitari deve essere reso pubblico per ciascun liceo.

Includere dei corsi di formazione e di formazione continua

Qual è la strada regina per una vita sociale e professionale di successo? Sia la maturità liceale che l’apprendistato. Sia le scuole secondarie che l’apprendistato sono importanti per dare ai giovani il bagaglio necessario per affrontare il mondo del lavoro di domani e coprono aspetti importanti della formazione di base. Tuttavia, le offerte di formazione e formazione continua che seguono – soprattutto di grado terziario – sono altrettanto centrali per adattarsi ai continui cambiamenti sia dal punto di vista sociale che tecnologico. Questo concerne le università e le scuole universitarie professionali, ma soprattutto la formazione professionale superiore:

  • Migliorare il prestigio della formazione professionale superiore: la formazione professionale superiore è una particolarità svizzera – e un modello a cui la Svizzera deve in larga misura il suo successo. La qualità dei diplomi ne è un’eccellente prova. Oggi la maggior parte dei costi è sostenuta dai datori di lavoro e dai diplomati. Inoltre, i partner del mondo del lavoro sono co-responsabili dei contenuti, aspetto questo che assicura un migliore orientamento alle esigenze dell’economia. È importante rafforzare il prestigio della formazione professionale superiore, soprattutto perché essa non sia sostituita da una formazione universitaria.
  • Mantenere la differenziazione dei profili universitari: il primo diploma accademico dovrebbe rappresentare una base solida e relativamente ampia, con un basso grado di specializzazione. Esso garantisce la permeabilità del sistema e l’accesso ad altri percorsi di formazione. La specializzazione avviene solo una volta che la formazione di base è completata, ad esempio con un bachelor nelle università svizzere. Le differenti caratteristiche tra le università e le scuole universitarie professionali devono essere prese in considerazione. Così come le università, posizionate molto bene nel confronto internazionale, anche le scuole universitarie professionali con il loro orientamento verso la pratica professionale portano dei grandi vantaggi nei confronti della concorrenza. Oggi, questi due tipi di alte scuole si distinguono soprattutto per il certificato d’ammissione (maturità liceale o professionale). Il loro profilo dovrà quindi essere rinforzato soprattutto per questo aspetto.
  • Promuovere l'apprendimento continuo: le esigenze in continuo cambiamento richieste ai lavoratori – a tutti i livelli di qualifica – richiedono degli sforzi accresciuti di formazione continua lungo tutto il percorso professionale. In risposta all’evoluzione demografica e alla penuria di lavoratori qualificati, il potenziale della manodopera più anziana deve essere sfruttato meglio. Di conseguenza, le offerte di formazione e formazione continua devono affrontare meglio le fasi successive della carriera. In futuro, il confine tra formazione «classica» e formazione continua smetterà di esistere. Solo un approccio modulare e flessibile permette veramente di vivere il concetto di apprendimento continuo. L'obiettivo è quello di creare una cassetta degli attrezzi i cui elementi di formazione e di formazione continua possano essere utilizzati secondo le necessità, il tutto in un quadro che permetta ai vari settori di sviluppare soluzioni su misura per soddisfare la loro situazione specifica.
Schülerin

Conclusione: miglioriamo la qualità invece che la quantità!

La penuria di manodopera qualificata è una grande preoccupazione in Svizzera: l’evoluzione demografica e i progressi tecnologici pongono l’economia e la società di fronte a sfide complesse. L’evoluzione dei profili professionali e delle strutture economiche che ne derivano non è un fenomeno nuovo. Tuttavia, la digitalizzazione accelera questo cambiamento. Parallelamente, si nota che le richieste nei confronti dei lavoratori aumentano. Sempre più attività di routine sono automatizzate e le attività impegnative sono in aumento. La flessibilità acquisisce sempre più valore.

In Svizzera, i due terzi degli studenti opta per una formazione professionale di base al termine della scuola obbligatoria. Il fatto che il sistema di formazione sia orientato al mercato del lavoro offre le condizioni ideali per rispondere in modo appropriato ai rapidi cambiamenti strutturali e alle esigenze accresciute. Così facendo, si prendono in considerazione i bisogni delle aziende nella formazione. Questo permette anche ai giovani di seguire una formazione di qualità in funzione delle loro competenze e preferenze, indipendentemente dai risultati scolastici.

Per affrontare le sfide di domani, non è necessario aumentare il numero di allievi nei licei. La domanda di lavoratori qualificati dovrebbe essere soddisfatta attraverso la formazione professionale e, a livello delle alte scuole, con degli studi presso le scuole universitarie professionali o delle scuole tecniche superiori. Questo preserverà e rafforzerà attivamente il sistema di formazione svizzero, aperto, permeabile e orientato alle pari opportunità con i suoi percorsi di studio accademici e professionali. In effetti, la grande capacità d’innovazione delle aziende dipende interamente da questo sistema. L’esperienza mostra che l’innovazione non è riservata unicamente agli accademici ma spesso essa deriva da persone che sono entrate presto a contatto con il mondo professionale. Le buone idee per dei prodotti e dei servizi nuovi o migliorati, dei processi ottimizzati o delle soluzioni di distribuzione innovative nascono spesso con il confronto diretto con i problemi pratici. Queste innovazioni non hanno necessariamente bisogno di un diploma universitario. L’apprendistato così come la formazione professionale superiore (scuole tecniche superiori e i loro esami) e le scuole universitarie professionali sono altrettanto essenziali per fornire all’economia i lavoratori qualificati di cui hanno bisogno. Questo non diminuisce assolutamente l’importanza dei licei e delle università. Questi studi restano indispensabili per la piazza economica e scientifica svizzera.

È importante riconoscere i vantaggi del sistema di formazione attuale: una combinazione tra la formazione basata sull’apprendistato e i licei è decisiva. L’obiettivo delle riforme deve sempre essere quello di migliorare la qualità e non di fissare delle quote.

Iscriviti alla newsletter

Iscriviti qui alla nostra newsletter. Registrandoti, riceverai dalla prossima settimana tutte le informazioni attuali sulla politica economica e le attività della nostra associazione.

Indirizzo email