Le associazioni mantello svizzere mettono in guardia contro la ratifica della Convenzione quadro dell'OMS sul controllo del tabacco

Nell'ambito dell'undicesima conferenza delle Parti (COP11) alla Convenzione quadro dell'OMS sul controllo del tabacco (FCTC), attualmente in corso a Ginevra, diversi ambienti chiedono l'immediata ratifica dell'accordo da parte della Svizzera. Le associazioni mantello svizzere usam e economiesuisse si oppongono decisamente a tale ratifica.

L'accordo quadro prevede misure di ampia portata e di carattere ideologico che vanno ben oltre la tutela della salute pubblica. Al centro vi sono gli sforzi volti a creare una società senza tabacco, tra l'altro attraverso la drastica riduzione dei punti vendita, delle quote di produzione e di importazione, la soppressione di tutte le sovvenzioni per la coltivazione del tabacco, il divieto dei filtri per le sigarette e, infine, il divieto totale di vendita dei prodotti del tabacco. Tali misure sono espressione di un'ideologia proibizionista e in passato si sono dimostrate inefficaci, come dimostra l'esempio del proibizionismo dell'alcol. Un tale approccio conduce all’emergenza del mercato nero, alla criminalità e alla perdita di gettito fiscale, senza ridurre in modo sostenibile il consumo.

Le associazioni mantello svizzere invitano pertanto il Consiglio federale e il Parlamento a non ratificare la Convenzione quadro dell'OMS per il controllo del tabacco (FCTC). La Svizzera dovrebbe continuare a puntare sul dialogo, sull'informazione e sull'innovazione, anziché sui divieti e sulle ideologie.

La FCTC è un accordo dinamico che vincola la Svizzera a un processo decisionale internazionale e limita la sovranità nazionale e la partecipazione democratica. Ogni due anni, durante la conferenza vengono adottate nuove misure per la protezione della salute.