Sessione estiva 2021
La sessione estiva del 2021 è giunta al termine. Il Parlamento ha stabilito la giusta rotta in una serie di trattande importanti, ma non sempre ha dimostrato buonsenso. Affinché gli ambienti economici possano sostenere queste decisioni sono necessarie alcune correzioni - ad esempio nell’ambito della riforma dell'AVS, dell'abolizione dei dazi sui prodotti industriali – progetto rinviato – della la revisione del Codice di procedura civile. Il Parlamento ha ragione a raccomandare di respingere alcune iniziative popolari dannose.
Riassunto della sessione
Gli ambienti economici si rallegrano particolarmente della decisione del Parlamento di abolire progressivamente la tassa di bollo e di prolungare le eccezioni per gli strumenti «too big to fail». Queste due misure possono aumentare fortemente la stabilità finanziaria delle imprese. Soprattutto in tempi di crisi, diventa chiaro quanto sia importante che le aziende siano adeguatamente capitalizzate; questo riduce il rischio che lo Stato debba intervenire con i soldi dei contribuenti per fornire sostegno. È illogico penalizzare con tasse e imposte le misure private per aumentare la stabilità, come la raccolta di capitale proprio o straniero. Disporre di aziende stabili è nell’interesse di tutti.
Gli ambienti economici salutano anche il chiaro rifiuto da parte delle Camere federali di varie proposte dannose. L’iniziativa popolare «Sì al divieto degli esperimenti sugli animali e sugli esseri umani – Sì ad approcci di ricerca che favoriscano la sicurezza e il progresso» non ha avuto alcuna chance davanti al Consiglio degli Stati che l’ha bocciata all’unanimità. Ciò non sorprende nel contesto della pandemia di coronavirus: se le misure richieste fossero già state in vigore, la popolazione non avrebbe oggi accesso al vaccino. Il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano di respingere l’iniziativa popolare. In questo modo, essi lanciano un segnale importante per la ricerca e per cure di qualità per la popolazione svizzera. In occasione della votazione popolare, economiesuisse farà campagna per il «NO» a questa iniziativa radicale.
L’aumento della deduzione massima dell’imposta federale diretta per le spese di assistenza dei figli a 25 000 franchi, chiaramente sostenuto dal Consiglio nazionale, avrà un impatto positivo sull’attività economica. Esso stimolerà l’impiego di lavoratori indigeni.
Il Consiglio degli Stati insiste nell’opporsi ad un divieto totale della pubblicità per i prodotti del tabacco. Un simile divieto creerebbe un pericoloso precedente per altri prodotti che nuocciono alla salute come lo zucchero o i grassi. Il Consiglio degli Stati si è pronunciato a favore di un’efficace protezione dei giovani. La pubblicità per il tabacco scomparirà dagli spazi pubblici e, per la prima volta, la vendita di prodotti del tabacco e di sigarette elettroniche ai minorenni sarà regolamentata in maniera uniforme a livello nazionale. La legge offre un’alternativa ragionevole all’iniziativa popolare radicale «Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco». Il Consiglio nazionale esaminerà questo progetto nel corso della sessione autunnale.
Anche il Consiglio nazionale ha respinto una proposta ostile all’economia. Una mozione chiede maggiore trasparenza nel commercio dell’oro ed esige che la Svizzera introduca norme elevate – le più elevate al mondo - per l’importazione dell’oro. Gli ambienti economici sostengono questa preoccupazione legittima. La Svizzera farebbe però bene a continuare a promuovere la trasparenza del commercio dell’oro in cooperazione con tutti i gruppi di interesse a livello internazionale. Essa è del resto già attiva in questo ambito.
economiesuisse deplora varie decisioni prese dal Parlamento. Per quanto concerne la politica sanitaria, le Camere federali hanno discusso l’iniziativa popolare «Per cure infermieristiche forti». Il Parlamento raccomanda di respingerla e di contrapporle un controprogetto indiretto. Quest’ultimo sarebbe posto in votazione unicamente se gli iniziativisti non ritirassero l’iniziativa. In ogni caso, sia l’iniziativa che il controprogetto creano un nuovo intreccio di compiti tra la Confederazione e i Cantoni che porta in un uso inefficiente delle risorse pubbliche. I due testi vanno contro la volontà del popolo che, nell’ambito della riforma del federalismo (perequazione finanziaria, NPC), si era chiaramente espresso alle urne a favore della separazione dei compiti tra Confederazione e Cantoni. economiesuisse raccomanda di respingere l’iniziativa popolare e il controprogetto.
Mentre il Consiglio degli Stati aveva riequilibrato il progetto che mirava a stabilizzare l’AVS nel corso della sessione primaverile, il Consiglio nazionale crea nuovamente delle divergenze. Le Camere si accordano sull’armonizzazione dell’età di riferimento a 65 anni, ciò che sgraverà le spese dell’AVS di 1,4 miliardi di franchi entro il 2030. La decisione del Consiglio nazionale di utilizzare dei fondi della Banca nazionale per coprire i costi non è un’opzione secondo il punto di vista degli ambienti economici. Da un lato, una tale sovvenzione incrociata ritarderebbe le riforme strutturali di cui questa assicurazione ha urgente bisogno, e dall’altro, attacca l’indipendenza della BNS. Troverete qui una valutazione dettagliata del progetto. Nel corso della sessione, il Consiglio degli Stati ha respinto un progetto analogo che propone di versare all’AVS il provento degli interessi negativi della Banca nazionale svizzera. Il Consiglio nazionale sembrerebbe propenso a seguire il Consiglio degli Stati.
Il Consiglio degli Stati si è anche chinato sulla revisione del codice di procedura civile. La protezione del segreto professionale per i giuristi d’impresa riveste un’importanza decisiva per gli ambienti economici. Questa misura non è stata contestata. Attualmente sono in discussione due proposte: quella del Consiglio federale e quella della Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati, che il plenum ha accettato. La seconda non è convincente sul piano tecnico – la sua adozione rischia di essere accompagnata da difficoltà di modo che essa non offrirebbe l’auspicata protezione. Pertanto, gli ambienti economici privilegiano la proposta del Consiglio federale, che è chiara e semplice da attuare. Bisogna dunque sperare che il Consiglio nazionale si allinei al Consiglio federale.
Anche l’abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali è molto importante per l’economia. Questa misura in discussione da molto tempo è divenuta urgente. Il Consiglio nazionale ha rinviato le sue discussioni e dovrebbe esaminare il progetto nel corso della sessione autunnale. L’abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali ridurrebbe considerevolmente gli oneri amministrativi delle aziende, si tradurrebbe in una diminuzione dei prezzi per i consumatori, comporterebbe guadagni di benessere e permetterebbe l’introduzione di nuovi modelli commerciali. Occorre sperare che il Parlamento non rinvii ulteriormente queste discussioni e che prosegua – tra l’altro in vista della ripresa economica dopo la pandemia.
Le Camere non hanno più trattato una mozione che chiedeva l’introduzione di un tasso unico dell’IVA. Il Consiglio degli Stati ha trasmesso la mozione Caroni alla commissione interessata per l’esame preliminare. Anche se la questione è difficile sul piano politico, gli effetti positivi per la piazza economica svizzera sono così importanti che un nuovo tentativo dovrebbe essere attuato rapidamente.