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Traffico ferroviario e trasporto con autobus: timidi progressi verso una maggiore concorrenza

Il Consiglio federale ha recentemente adottato un rapporto sullo sviluppo del trasporto pubblico di passeggeri. Si intravede, quindi, la possibilità di una lieve apertura del traffico ferroviario e del trasporto con autobus entro i limiti dell’attuale quadro giuridico. economiesuisse condivide l’orientamento del rapporto, ma ritiene che le misure proposte per aumentare la concorrenza siano insufficienti.

Secondo la Confederazione, la circolazione in Svizzera aumenterà fortemente entro il 2040. Questa evoluzione sarà dovuta in gran parte al trasporto pubblico di passeggeri. Rispetto al 2010, ci si attende un aumento di oltre il 50% di persone per chilometro. Per poter rispondere a questo incremento della domanda è necessario avere un’offerta di trasporto pubblico performante e con prezzi attraenti.

Su richiesta del Consiglio nazionale, il Consiglio federale ha presentato un rapporto nel quale sono presentati i possibili sviluppi del trasporto pubblico dei passeggeri. Le principali misure previste sono un’apertura moderata della rete ferroviaria svizzera alle compagnie ferroviarie straniere e una modifica delle condizioni quadro per gli autobus a lunga percorrenza.

Ridurre i picchi di traffico, un obiettivo prioritario

Per permettere uno sviluppo dei trasporti pubblici adatto alla domanda, sarà decisivo ridurre l’utilizzo dei veicoli nelle ore di punta. Questo implica una riduzione delle tariffe d’utilizzo al di fuori delle ore di punta, così da permettere di utilizzare al meglio le infrastrutture esistenti e di evitare un aumento dei costi di sviluppo, di manutenzione e di gestione. Delle offerte come quelle proposte dagli autobus a lunga percorrenza possono apportare un contributo positivo, poiché permettono una mobilità relativamente efficiente ed esercitano una pressione sui prezzi e sull’innovazione dei vettori di trasporto pubblico tradizionali. Detto questo, il loro posto nell’offerta flessibile del futuro trasporto di viaggiatori è giustificato.

Avere il coraggio di intensificare la concorrenza

Nel presente rapporto il Consiglio federale sta prendendo in considerazione delle misure moderate nel settore del trasporto ferroviario e stradale. Secondo noi, delle imprese straniere dovrebbero poter proporre i loro servizi per il trasporto transfrontaliero, anche in assenza di una cooperazione con le imprese svizzere. In questo modo, per esempio, la Deutsche Bahn potrebbe operare lei stessa sulla linea Zurigo-Basilea-Amburgo. Al contrario, le compagnie ferroviarie svizzere dovrebbero poter proporre le loro candidature per delle tratte all’estero. Su questo punto l’Ufficio federale dei trasporti fornirà presto delle concessioni per il traffico su lunga distanza. Questo processo potrebbe aumentare sensibilmente la concorrenza nel settore del traffico ferroviario.

Per quanto riguarda, invece, gli autobus a lunga percorrenza il Consiglio federale si dimostra più prudente. Esso vorrebbe liberalizzare maggiormente le linee nazionali – nei limiti del quadro legale attuale e delle concessioni. La proposta è quella di integrare gli autobus nel sistema attuale del trasporto pubblico. Per quello che riguarda gli autobus a lunga percorrenza, non vengono chieste grandi modifiche, ad eccezione della normativa minima concernente le soste e le stazioni degli autobus.

Con queste misure, gli autobus potrebbero avere difficoltà a completare giudiziosamente l’offerta di trasporto pubblico. Essi potranno difficilmente dare impulsi competitivi e proporre offerte differenziate in termini di prezzo.