# 7 / 2018
02.05.2018

No ai blocchi di rete e all'isolamento digitale

Possibilità di aggiramento

Ogni blocco di rete può essere aggirato

Blocchi di indirizzi IP e blocchi DNS possono essere aggirati grazie a semplici misure tecniche od organizzative. Vi sono addirittura possibilità che non permettono a terzi (ad es. autorità di perseguimento penale) di riconoscere, dimostrare o addirittura evitare l'aggiramento.

Aggiramento di blocchi di indirizzi IP

I blocchi di indirizzi IP e i blocchi DNS possono essere aggirati collegandosi a reti virtuali private (VPN). Questo permette agli utenti finali di accedere agli indirizzi IP bloccati attraverso un server VPN all'estero. La risoluzione del nome avviene attraverso un server DNS non interessato dal blocco. Entrambi i tipi di blocco possono essere aggirati anche con strumenti e sistemi per anonimizzare dal punto di vista tecnico il traffico internet, ad es. Tor (vedi in seguito).

Aggiramento di blocchi DNS

I blocchi DNS possono essere aggirati dal punto di vista tecnico ad esempio accedendo a server DNS esteri non interessati dal blocco o gestendo un proprio DNS locale. In molti casi non è nemmeno necessario un server DNS: basta usare l'indirizzo IP del server web che si può individuare ad esempio su appositi forum in internet o con comunicazione personale. Da poco è anche disponibile un nuovo standard DoH (DNS over HTTPS). La tecnologia sviluppata per la tutela della sfera privata è ora parte integrante dei browser (ad es. Firefox) e aggira automaticamente tutti i blocchi DNS.

Aggiramento di filtri applicazione o server proxy

È possibile aggirare dal punto di vista tecnico anche i complessi filtri applicazione e server proxy. L'utente finale può usare una trasmissione cifrata, ad esempio sotto forma di VPN. Altre possibilità sono l'impiego di SSL/TLS (Secure Socket Layer/Transport Layer Security) o HTTPS (HTTP Secure). L'utente finale può creare anche dei propri server proxy o usare quelli che gli vengono offerti da internet.

Infine vi è un gran numero di strumenti e sistemi per anonimizzare il traffico d'origine dal punto di vista di chi naviga, ad esempio Tor.

Ogni tipo di blocco di rete può essere aggirato grazie a semplici misure tecniche od organizzative.

La realtà nei paesi con regimi autocratici

Vi sono paesi che si avvalgono molto della censura di internet. Ma anche essi si trovano di fronte a dei limiti con i blocchi di rete. In Iran sono ad esempio bloccate tutte le pagine che criticano l'ideologia religiosa dello Stato a profonda vocazione islamica. Gli iraniani più urbani e moderni sfruttano perciò i VPN e altri strumenti tecnici ad esempio per guardare film o la televisione occidentale come pure per leggere i giornali internazionali. In Russia è storia recente che lo Stato ha bloccato «Telegram», il diffuso servizio di messaggistica, poiché permetteva la cifratura delle comunicazioni e il servizio segreto non era in grado di decifrarla.

Le misure di blocco adottate dallo Stato russo nei confronti di Telegram hanno bloccato Google e Amazon, ma è stato possibile continuare a usare senza restrizioni il servizio di messaggistica in realtà oggetto del provvedimento. Questo a dimostrazione che anche negli Stati con regimi autocratici non è possibile bloccare con precisione chirurgica le offerte non gradite, sebbene in tali Paesi l'utilizzo di VPN venga regolarmente punito con gravi sanzioni.

Solo i Paesi come la Corea del Nord, che vietano di fatto alla popolazione di usare internet, possono garantire il controllo. Gli svantaggi sono evidenti: in tali Paesi l'economia digitale è inesistente e la libertà personale dei cittadini è notevolmente limitata. Eppure anche qui le persone trovano delle scappatoie: ad esempio con un mercato nero di chiavette USB e altri supporti di dati.

VPN (Virtual Private Network)

È possibile utilizzare un accesso VPN con software ottenibili in modo del tutto legale in Svizzera. E non è necessario essere uno specialista per questo. Basta caricare un'app sul proprio dispositivo o attivare un'estensione del browser. Il VPN cifra in seguito la connessione internet partendo dalla scheda di rete fino a un server VPN. Una simile connessione è paragonabile a una galleria con cui il proprio dispositivo personale giunge fino a una casa di fiducia all'estero. Quando si naviga in internet, l'indirizzo della casa viene interpretato come origine dei movimenti. Vi sono numerosi offerenti di VPN, di regola a pagamento. Una panoramica dei VPN attualmente raccomandati si trova ad esempio all'indirizzo https://vpncreative.net/vpn-providers/.

Tor (The Onion Routing)

La rete Tor permette a tutti gli utenti finali di navigare in internet in modo anonimo. Tor sfrutta il principio del cosiddetto Onion routing per criptare i dati di connessione e di trasmissione di utenti in internet. In questo modo permette di navigare in modo anonimo e sicuro in internet. Per utilizzare Tor l'utente deve dapprima scaricare un client (software), chiamato in gergo «proxy». Questo software crea una connessione con la rete Tor e fornisce un elenco di tutti i server disponibili con cui l'utente può collegarsi. I server hanno una chiave pubblica per confermare la loro appartenenza autentica alla rete. Non appena l'utente ha ricevuto l'elenco sul proprio dispositivo, avviene una connessione scelta casualmente attraverso questo server Tor. Per motivi di anonimizzazione la rete non sfrutta solo un server, si collega bensì di regola con almeno tre server diversi. Dettagli al riguardo e un link per scaricare il proxy sono disponibili sul sito internet del progetto Tor: https://www.torproject.org/projects/torbrowser.html.en