# 6 / 2017
17.08.2017

Previdenza vecchiaia 2020 causerebbe notevoli spese supplementari alla Confederazione

Le conseguenze finanziarie della riforma

Come viene finanziata oggi l’AVS?

L’AVS è finanziata in gran parte dai contributi salariali degli assicurati e dei datori di lavoro. Questi ultimi versano 30,862 miliardi di franchi. La Confederazione è tenuta dalla legge ad assumersi il 19,55% delle spese dell’AVS, ciò che ha rappresentato, nel 2016, un contributo di 8,318 miliardi di franchi.  

A partire dal 1999, l’AVS riceve anche una percentuale dall’IVA, che è stata aumentata di un punto a questo scopo. Questo percento di IVA, previsto unicamente per attenuare le conseguenze finanziarie dell’evoluzione demografica, è pure chiamato percento demografico. Le entrate così realizzate si avvicinano ai 2,3 miliardi di franchi e sono vincolate. Ciò significa che esse possono essere destinate unicamente all’AVS. Nel dettaglio, l’83% vanno direttamente all’AVS. Siccome l’evoluzione demografica non colpisce soltanto l’AVS, ma di conseguenza anche il budget federale, il saldo del 17% è destinato alla Confederazione. Quest’ultima può utilizzare queste risorse unicamente per finanziare il proprio contributo all’AVS.

Infine, l’AVS incassa la totalità delle entrate generate dalla tassa sulle case da gioco (274 milioni di franchi).

Grafico 1

Quasi tre quarti delle spese dell’AVS sono coperte dagli assicurati e dalle imprese. La Confederazione assume il 20% dei costi.

Contributo della Confederazione all’AVS

Il contributo della Confederazione è del 19,55% delle spese annue dell’AVS. L’anno scorso, esso ha raggiunto gli 8,318 miliardi di franchi.

Il contributo federale è costituito per due terzi dalle risorse generali della Confederazione, ossia dalle entrate fiscali (5,489 miliardi di franchi nel 2016). Il resto proviene da finanziamenti speciali, che si compongono nella maniera seguente:

  • Imposta sul tabacco (2,131 miliardi di franchi nel 2016)
  • Quota del percento demografico (476 milioni di franchi nel 2016)
  • Tributi sull’alcool (223 milioni di franchi nel 2016)

Grafico 2

Il contributo della Confederazione all’AVS è finanziato essenzialmente dalle sue risorse generali nonché da finanziamenti speciali.

A causa della riforma della Previdenza vecchiaia 2020, la Confederazione dovrebbe destinare maggiori risorse generali al finanziamento del suo contributo all’AVS. Questo deriva da due decisioni adottate nell’ambito della riforma:

  • il percento demografico sarebbe versato all’AVS nella sua integralità. Di conseguenza, la Confederazione perderebbe delle risorse che potrebbe utilizzare per finanziare il proprio contributo.
  • Inoltre, l’aumento delle rendite AVS (i 70 franchi mensili supplementari per i nuovi pensionati nonché l’aumento del tasso per le coppie sposate) farebbe lievitare le spese dell’assicurazione e dunque contemporaneamente anche il contributo della Confederazione.

Entro il 2030, le spese supplementari della Confederazione causate dalla riforma raggiungerebbero la soglia dei 700 milioni di franchi. Questi importi dovrebbero essere compensati in altri settori di spesa.

Le entrate diminuiscono a seguito della perdita del percento demografico

Per la riforma della previdenza vecchiaia, il Consiglio federale aveva proposto di semplificare i flussi finanziari tra l’AVS e la Confederazione. Si trattava di sopprimere la quota della Confederazione al percento demografico. L’AVS avrebbe ricevuto direttamente la totalità delle relative entrate. Una riduzione del contributo della Confederazione all’AVS era prevista a titolo di compensazione. Invece della sua quota del 19,55%, la Confederazione avrebbe finanziato solo il 18% delle spese annue dell’AVS. Questo adattamento sarebbe stato neutro dal punto di vista budgetario.

Tuttavia, durante le sue deliberazioni, il Parlamento ha accettato soltanto una parte di questi adattamenti. Ha deciso che la Confederazione avrebbe dovuto rinunciare alle entrate dell’IVA e che il percento demografico sarebbe stato versato direttamente e integralmente all’AVS, senza ristorno attraverso la Confederazione. Il Parlamento ha invece rinunciato alla seconda parte dell’adattamento – e non ha ridotto il contributo della Confederazione. Così, la Confederazione continuerebbe a finanziare il 19,55% delle spese annue dell’AVS. Dal momento che queste spese sono obbligatorie (vincolate legalmente) e che la Confederazione non riceverebbe più le entrate derivanti dall’IVA, essa dovrebbe destinare una parte più cospicua delle sue risorse generali all’AVS. Si parla di circa 610 milioni di franchi (nel 2030).

L’aumento delle prestazioni dell’AVS fa aumentare i costi

Il Parlamento ha inoltre deciso di estendere le prestazioni dell’AVS. I nuovi beneficiari di rendite riceverebbero un aumento della loro rendita di 70 franchi mensili. La rendita massima di coppia aumenterebbe di 226 franchi al mese. Nel 2030, i costi supplementari raggiungerebbero non meno di 1,4 miliardi di franchi. Le spese continuerebbero ad aumentare, a seguito del pensionamento della numerosa generazione dei «Babyboomer».

Considerato il legame tra il contributo della Confederazione e le spese dell’AVS, l’aumento delle spese comporterebbe un aumento del suo contributo. Il grafico 3 mostra l’evoluzione delle spese della Confederazione indotta dall’aumento delle rendite di 70 franchi al mese. Nonostante la riduzione delle spese derivante dall’età di pensionamento delle donne, le spese dell’AVS continuerebbero a crescere dopo il 2026. E salirebbero ogni anno.

L’aumento delle spese sarebbe particolarmente forte a partire dal 2030. Nello spazio di pochi anni, le uscite supplementari della Confederazione si moltiplicherebbero. Esse salirebbero a 90 milioni nel 2030, raddoppierebbero fino al 2035, triplicherebbero fino al 2037 e quintuplicherebbero entro il 2042. La riforma può certo sgravare a breve termine il budget della Confederazione, ma sfocerebbe in oneri supplementari considerevoli a medio termine.

Come le entrate del percento demografico che scomparirebbero parallelamente, l’aumento delle spese dell’AVS dovrebbe essere finanziato attraverso le risorse generali della Confederazione. Le risorse a disposizione per altri compiti diminuirebbero di conseguenza.

Grafico 3

Il grafico 3 mostra che, nonostante lo sgravio dell’AVS con l’aumento dell’età di pensionamento delle donne, le spese dell’AVS continuerebbero a crescere dopo il 2026 a causa del potenziamento delle prestazioni. E aumenterebbero ogni anno.

Oneri supplementari elevati per la Confederazione

Il grafico successivo mostra l’evoluzione delle spese per la Confederazione causate dalla riforma. Con lo sviluppo delle prestazioni e la scomparsa del percento demografico, gli oneri supplementari a carico del budget federale potrebbero raggiungere il mezzo miliardo di franchi a partire dal 2018. All’inizio, sarebbe possibile attenuare la crescita delle spese grazie all’aumento dell’età di pensionamento delle donne. Ma, a partire dal 2020, con il pensionamento della generazione dei «babyboomer», le uscite supplementari a favore dell’AVS aumenterebbero fortemente e costantemente. La cassa della Confederazione dovrebbe versare nel 2030 700 milioni supplementari e un miliardo di franchi già nel 2039.

Grafico 4

Lo sviluppo delle prestazioni dell’AVS e la compensazione del percento demografico obbligherebbero la Confederazione ad iniettare circa mezzo miliardo di franchi supplementari nell’AVS già a partire dal 2018.

La riforma accentuerebbe l’effetto di estromissione

Il contributo della Confederazione all’AVS fa parte delle spese vincolate legalmente, poiché una legge determina l’importo che la Confederazione deve versare ogni anno. La Confederazione non può ridurre (né aumentare) questo contributo. Ciò richiederebbe una modifica della legge.

Le spese vincolate sono un fenomeno noto nell’ambito della Confederazione. Oggi, il 57% delle uscite della Confederazione sono fissate nella legge o in altro modo. Entro il 2020, le spese vincolate supereranno la soglia del 60%. Nell’ambito dell’elaborazione del budget annuale, il Parlamento non può che votare queste spese – ma non può modificarne il volume. Le spese a destinazione vincolata costituiscono la regola nei gruppi di compiti previdenza sociale (AVS, AI, riduzioni di premi di cassa malati, prestazioni complementari), finanze e imposte nonché trasporti. Le spese sono meno fortemente vincolate nei settori relativi alla formazione e alla ricerca, all’esercito, all’agricoltura e alla cooperazione internazionale.

Dato che le spese vincolate a favore dell’AVS aumentano ogni anno, esse assorbono sempre più risorse federali. La loro quota sul totale delle spese aumenta. Di conseguenza, le entrate disponibili per altri settori, meno fortemente vincolate, diminuiscono. In questo modo, la riforma accentuerebbe ulteriormente l’effetto di estromissione provocato dall’aumento incessante delle spese vincolate a favore della previdenza sociale.

Nell’ambito di Previdenza vecchiaia 2020, il Consiglio federale ha evocato questo problema ed ha proposto, per compensare la scomparsa del percento demografico, di ridurre il contributo della Confederazione al 18%.

In relazione alla diminuzione del contributo federale prevista inizialmente (18% invece del 19,55%) il Consiglio federale parlava, nel suo messaggio, di un effetto di perdita di 1,4 miliardi di franchi entro il 2030. L’effetto dovrebbe essere ancora nettamente più marcato con le decisioni del Parlamento (destinazione della totalità del percento demografico all’AVS senza riduzione del contributo della Confederazione e sviluppo delle prestazioni AVS).

Questo avrebbe ripercussioni dirette sulle finanze federali a partire dall’anno prossimo. Nel 2018, le spese supplementari a favore dell’AVS rappresenterebbero quasi mezzo miliardo di franchi.  Per compensare queste uscite supplementari, la Confederazione dovrebbe effettuare dei tagli sulle spese non vincolate, come ad esempio la formazione e la ricerca, l’esercito, l’agricoltura e la cooperazione internazionale.

 

Grafico 5

La riforma contribuisce ad aumentare la proporzione delle spese vincolate. Queste rappresenterebbe-ro entro il 2020 i due terzi delle uscite della Confederazione.