# 5 / 2020
22.09.2020

«Horizon Europa»: innovare grazie a cooperazioni

La partecipazione della Svizzera ai programmi quadro di ricerca europei è stata finora coronata dal successo?

Il bilancio delle partecipazioni è estremamente positivo.

La Svizzera partecipa oggi al programma «Horizon 2020» in quanto paese pienamente associato. Questo non è scontato, anzi, come mostra uno sguardo al passato. Dopo gli anni ’90, il numero di partecipazioni svizzere ai programmi europei è costantemente aumentato (cf. grafico 2). Tra il 3° e il 7° programma quadro, il loro numero si è moltiplicato per otto, per raggiungere i 4’323 progetti. Fino al 2013, la Svizzera figurava così tra le nazioni più importanti.

Grafico 2: La partecipazione della Svizzera ai programmi quadro di ricerca europei (numero di progetti per anno)

La partecipazione della Svizzera è continuamente aumentata fino alla votazione sull’iniziativa «Contro l’immigrazione di massa»

L’accettazione dell’iniziativa «Contro l’immigrazione di massa» nella primavera 2014 ha radicalmente mutato la situazione. Per iniziare, la Svizzera è stata relegata al rango di Stato terzo per la sua partecipazione al programma «Horizon 2020» ed esclusa da importanti tappe di quest’ultimo. Di conseguenza, il numero di progetti svizzeri è fortemente diminuito. Questa partecipazione limitata ha avuto un impatto negativo sul bilancio della Svizzera: rispetto al 7° PQR, la Svizzera è uscita meno bene rispetto all’8° PQR. Solo dopo l’introduzione della libera circolazione delle persone con la Croazia – l’ultimo paese ad aderire all’UE – la Svizzera ha potuto nuovamente partecipare pienamente a tutti i programmi, a partire dall’inizio del 2017. Dopo la sua accettazione totale ad «Horizon 2020», la Svizzera ha potuto in parte colmare il suo ritardo, per il successo nel corso del programma sta migliorando. Secondo la Segreteria di Stato della formazione, della ricerca e dell’innovazione (SEFRI), la Svizzera totalizzava nel febbraio 2020 3’577 partecipazioni in questo contesto, ciò che corrisponde al 2,7% di tutte le partecipazioni. La Svizzera si situa ovviamente dietro i grandi paesi europei, ma davanti a Danimarca e Finlandia, due Stati membri dell’Unione europea molto attivi in ambito di ricerca.

La partecipazione alla ricerca è un successo per la Svizzera dal punto di vista finanziario: dopo l’inizio del 3° programma quadro, la ricerca svizzera ha ottenuto finanziamenti per quasi 6 miliardi di franchi. Questo importo è superiore ai contributi versati dal nostro paese nel corso degli anni. La Svizzera ha ad esempio partecipato al 7° programma in ragione di 2,3 miliardi di franchi, ma ha ricavato 2,5 miliardi grazie ad un numero record di progetti presentati con successo. Nell’ambito di «Horizon 2020», la Svizzera ha inoltre beneficiato di contributi a progetti per un importo totale di 2,2 miliardi di franchi. Nonostante le difficoltà iniziali, questa cifra è tra le più elevate tra i paesi associati. Da un punto di vista finanziario, i programmi quadro europei sono dunque la seconda fonte di finanziamento pubblico più importante per i ricercatori in Svizzera dopo il Fondo nazionale svizzero (FNS).

Grafico 3: Contributi previsti per paese (in milioni di franchi), Top 20

La Svizzera è campionessa del mondo tra i paesi partecipanti in termini di contributi alla ricerca nell’ambito di «Horizon 2020».

Tasso d’accettazione elevato delle candidature svizzere

Il bilancio è ancora più favorevole se si tiene conto del tasso d’accettazione: il 18,2% delle richieste derivanti dalla Svizzera nell’ambito di «Horizon 2020» hanno ricevuto un sostegno. A prima vista, ciò può sembrare poca cosa ma si tratta del quarto tasso più elevato tra i paesi partecipanti. E se si prendono in considerazione solo i sussidi concessi dal prestigioso Consiglio europeo della ricerca, la Svizzera occupa addirittura il primo posto. Essa conosce un grande successo sia per gli «Starting Grant» destinati ai giovani ricercatori innovativi che hanno recentemente ottenuto il loro dottorato, sia per gli «Advanced Grant» destinati a ricercatori affermati con progetti di ricerca pionieristici e ad alto rischio. Con 770 milioni di franchi, la Svizzera è il paese che ha ottenuto più fondi dal Consiglio europeo della ricerca.

Grafico 4: Quota di sostegni relativi per paese (dal 2015 al 2019, «Starting Grant» e «Advanced Grant», in %), Top 20

Nessun’altra nazione presenta così tante richieste di sostegno accettate dal CER quanto la Svizzera

La posizione invidiabile della Svizzera in questo contesto del programma è particolarmente rallegrante. Il CER costituisce, al pari del FNS, un elemento centrale del programma che ripartisce i fondi su una base competitiva. I ricercatori inoltrano la loro candidatura per ottenere dei fondi e sono selezionati sulla base della qualità dei loro lavori. Quando sono selezionati, i fondi permettono loro di costituire un gruppo internazionale per studiare in profondità l’oggetto della loro ricerca. La Svizzera svolge un ruolo chiave per il coordinamento di questi grandi progetti internazionali. Le possibilità di successo di questi progetti internazionali sono particolarmente elevate quando sono dirette da ricercatori di istituzioni svizzere. Nell’ambito di «Horizon 2020», il tasso di successo è stato del 17,1% – il valore più elevato di tutti i paesi partecipanti.

Sono stati creati impieghi e innovazioni

I programmi quadro favoriscono non solo le università, ma anche le unità di ricerca di numerose imprese, soprattutto PMI. Per il settore privato, i programmi quadro sono addirittura la principale fonte di fondi pubblici destinati a finanziare la ricerca e l’innovazione: l’accesso allo spazio di ricerca europeo spiega in parte come la Svizzera sia divenuta un sito privilegiato delle imprese high-tech e delle unità di ricerca e sviluppo. Non è possibile quantificare i benefici economici che ne derivano, ma essi sono in ogni caso significativi e più importanti dei vantaggi puramente pecuniari.

Grafico 5: Impatto sull’economia e l’occupazione (dei tre programmi PQR, data di riferimento 13 marzo 2019, in %)

Creazione di impieghi e aumento delle cifre d’affari grazie ai programmi quadro.

Quasi la metà di tutti i progetti europei ai quali la Svizzera ha partecipato ha assunto la forma di una collaborazione tra università e imprese private, PMI nel 62% dei casi. Questi progetti hanno inoltre permesso di creare degli impieghi, come dimostra lo studio della SEFRI (cf. grafico 5). Tra le PMI interrogate, oltre un terzo ha dichiarato di aver assunto almeno una persona in più a titolo permanente a seguito della loro partecipazione al PQR. Un quinto delle PMI si attende inoltre un aumento diretto della propria cifra d’affari grazie alla loro partecipazione ai progetti del programma quadro. A ciò vanno aggiunti due nuovi posti temporanei in media per progetto. Circa un progetto su dieci ha comportato uno spin-off o la creazione di una start-up.