# 06 / 2018
26.04.2018

Iniziativa per alimenti equi: no a una tutela costosa

Dannosa per il commercio al dettaglio, l'industria alimentare e il turismo

Forte aumento del turismo degli acquisti

A causa dell'aumento prevedibile dei prezzi delle derrate alimentari, bisogna attendersi un forte incremento del turismo degli acquisti. Per il commercio al dettaglio svizzero ciò potrebbe avere effetti devastanti. Secondo il gruppo Credit Suisse, le economie domestiche svizzere già oggi acquistano derrate alimentari negli Stati esteri confinanti per circa 3 miliardi di franchi. Nel 2015, la forza del franco sul mercato valutario ha mostrato che i consumatori sono sensibili ai prezzi e che l'incremento delle differenze tra Svizzera ed estero stimola il turismo degli acquisti. Durante l'apprezzamento del franco svizzero nel 2015 il turismo degli acquisti è aumentato di ben otto punti percentuali. Se l'iniziativa fosse accettata, occorrerebbe far fronte a un massiccio spostamento degli acquisti di derrate alimentari negli Stati esteri confinanti non solo a seguito dei prezzi allettanti, bensì anche perché la scelta sarebbe nettamente più ampia e migliore rispetto all'offerta ridotta del mercato svizzero.

Inoltre, il turismo degli acquisti offre una scappatoia: chi controlla se gli acquisti effettuati all'estero e le derrate alimentari importate dai privati rispettano le prescrizioni svizzere? Già oggi il sabato i valichi sono regolarmente intasati. Anche il commercio online dei privati viene controllato solo a campione. Nel caso di un'accettazione dell'iniziativa, ogni persona che transita da un valico con alimenti o che acquista online dovrebbe essere controllata. Ciò non è possibile.

La discriminazione dell'industria alimentare svizzera porta a svantaggi concorrenziali

L'industria alimentare svizzera dovrebbe far fronte a costi superiori anche a causa del grande onere burocratico. Caffè o cioccolato prodotti in Svizzera subirebbero uno svantaggio concorrenziale. Sarebbero colpite in particolare e nuovamente le numerose piccole imprese a conduzione familiare. Infatti, le PMI possono distribuire gli oneri amministrativi solo su dei piccoli quantitativi di merce. Di conseguenza, rispetto alle grosse imprese le PMI subiscono maggiormente l'effetto degli oneri. Proprio i piccoli torrefattori di caffè o cioccolatieri con conduzione familiare subirebbero uno svantaggio concorrenziale enorme con conseguenze sui posti di lavoro.

Secondo le spiegazioni del testo dell'iniziativa, per chi produce sia per il mercato interno, sia per l'esportazione potrebbero tuttavia essere applicati requisiti diversi. Per le derrate alimentari vendute in Svizzera sarebbero applicabili i requisiti secondo l'iniziativa. Per le derrate alimentari importate, elaborate e poi esportate sarebbero possibili delle eccezioni. In pratica però, sarebbe tuttavia complicato concedere simili eccezioni. Esempio: un torrefattore di caffè acquista chicchi all'estero. Egli rivende i chicchi torrefatti a un grosso commerciante che produce e vende capsule di caffè. Una parte delle capsule viene venduta sul mercato svizzero, mentre un'altra viene esportata. Se ora il produttore delle capsule deve separare l'immagazzinamento, la lavorazione e il trasporto della merce per i due mercati, non si crea un grande onere aggiuntivo del punto di vista organizzativo solo per lui, bensì anche per il torrefattore: egli dovrebbe infatti organizzare trasporti e magazzini separati per il caffè, pulire completamente le macchine anche quando non sarebbe necessario del punto di vista igienico, ecc. Ciò renderebbe più costosa la produzione e ridurrebbe la concorrenzialità internazionale. Il produttore dovrebbe infine trasferirsi all'estero, nello Stato che corrisponde al mercato di esportazione.

Importanza dell'industria agroalimentare per l'economia

L'industria agroalimentare è un settore importante dell'economia svizzera. Negli ultimi anni il suo contributo è costantemente aumentato, in particolare per quanto riguarda le esportazioni. In questo settore, tra il 2001 e 2014 le esportazioni sono aumentate del 12% all'anno. L'industria agroalimentare offre impiego a oltre 70'000 lavoratori. Più della metà è attiva in piccole e medie imprese.

Peggioramento della concorrenzialità nel settore turistico

Anche nel settore turistico vi sarebbero conseguenze negative a seguito del massiccio aumento dei prezzi delle derrate alimentari. Numerose regioni di montagna sono già confrontate da anni a una diminuzione del numero di visitatori. Esse soffrono a causa della crisi del franco combinata con alcuni inverni caratterizzati da uno scarso innevamento e un cambiamento delle abitudini di viaggio dei turisti. Un aumento del prezzo delle derrate alimentari graverebbe ulteriormente sulla competitività, in particolare del settore gastronomico, e indurrebbe ulteriori turisti a trascorrere le vacanze altrove.